Conferenza clima a Marrakech: Mazzocca costretto a rinunciare causa Consiglio Abruzzo

L’Aquila. Lunedi scorso hanno preso il via i lavori della Cop22, la Conferenza delle Parti organizzata dalle Nazioni Unite che, quest’anno, riunisce a Marrakech (Marocco) i rappresentanti di tutte le nazioni aderenti all’UNFCCC, la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

La grande sfida è quella di definire le modalità pratiche d’attuazione del Paris Agreement – l’Accordo di Parigi, siglato lo scorso anno in occasione della Cop21, attraverso il quale gli Stati membri si impegnano a ridurre le loro emissioni di CO2 e mantenere il global warming al di sotto dei 2 °C.

“Il vertice di Parigi ha fissato le grandi linee per passare ad uno sviluppo economico meno inquinante” spiega il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale delegato all’Ambiente Mario Mazzocca, “Ora a Marrakech tocca pensare a come metterle in opera; ci si aspetta che si tracci la mappa di chi soffre di più e di chi inquina di più.

Occorre una severa accelerazione da imprimere a questo nuovo corso della politica ambientale del mondo. Ma è necessario che da parte nostra, temporanei rappresentanti istituzionali territoriali, si continuino ad attuare quelle azioni locali che, nel loro insieme e con una presa di coscienza collettiva, possano incidere positivamente ad alimentare il processo in atto. Un’attività su cui sto personalmente profondendo un forte impegno”.

Inoltre, sottolinea Mazzocca, “mi rammarica solo il fatto che purtroppo quest’anno, a causa della concomitanza di un Consiglio Regionale e di una paventata mancanza del numero legale, non abbia potuto dare il mio contributo all’evento Global Climate Action – Water Day. Strumenti volontari per l’adattamento locale: il potenziale dei Contratti di Fiume, da noi organizzato con il sostegno del nostro Ministero dell’Ambiente, nel quale avrei dovuto introdurre i lavori e svolgere le relative conclusioni”.

Il sottosegretario aggiunge poi che “nonostante abbia, come sempre, assicurato la mia presenza in Consiglio Regionale, la seduta è stata comunque rinviata per … mancanza del numero legale”.

Importanti opportunità per l’attuazione della strategia nazionale e dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici sono costituite dai Contratti di Fiume (CdF), strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che possono contribuire ad avvicinarsi ad un nuovo sistema di governance per un reale percorso di sviluppo sostenibile attraverso politiche di sviluppo locale e tutela ambientale, perseguendo la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche, la valorizzazione dei territori fluviali e la salvaguardia dal rischio idraulico.

In un’epoca in cui la gestione dell’emergenza è aggravata dai cambiamenti climatici, le politiche di difesa e di adattamento necessitano di essere associate alle strategie di prevenzione apportando un reale cambiamento che coinvolga le politiche regionali e i distretti idrografici in una nuova visione della gestione delle risorse idriche e più in generale dei bacini fluviali.

In questa logica i contratti di fiume assumono il duplice ruolo di promotori ed attuatori del cambiamento. Su questo tema verterà la tavola rotonda “Global Climate Action – Water Day. Strumenti volontari per l’adattamento locale: il potenziale dei Contratti di Fiume” che avrà luogo nel corso della Cop22 mercoledi 9 novembre dalle ore 13 alle ore 15 presso il Padiglione Italia, moderata dall’economista ambientale Luca Cetara, organizzata dalla Regione Abruzzo e dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e Mare.

In questa occasione verrà introdotto il tema dei Contratti di Fiume come strumento a disposizione dei governi a diversi livelli nel portare esempi di attuazione e costruire una connessione tra misure di adattamento anche a livello transfrontaliero, conferendo visibilità globale alla scopo di trovare partenariati internazionali e la volontà politica di attuarli, valorizzando l’esperienza italiana e internazionale e condividendo le esperienze provenienti da diverse regioni sia riguardo le misure per l’adattamento ai cambiamenti climatici, che riguardo al coinvolgimento dei portatori d’interesse a livello di bacino o sottobacino fluviali.

Interverranno, tra gli altri, Iris Flacco, Dirigente Dirigente Servizio Risorse del Territorio e Attività Estrattive Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali Regione Abruzzo; Piero Pellizzaro – Fondatore di Climalia, prima società italiana di servizi climatici per la resilienza territoriale; Paolo Angelini – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e Mare; Gabriela Scanu – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Piero Di Carlo – Università degli Studi de L’Aquila e Massimo Bastiani – Tavolo Nazionale Contratti di Fiume

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