Barriere architettoniche: fondo statale fermo al 2001

Disabili“La legge 13/89, cui si è fatto riferimento in questi giorni, anche stravolgendone il senso, prevede contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati, con l’istituzione di un fondo annuale nazionale a ripartizione regionale. Ma, a partire dal 2001, lo Stato non ha più trasferito risorse alle Regioni”. L’assessore regionale ai Lavori pubblici, Angelo Di Paolo, replica così alle polemiche sui mancati rimborsi per la rimozione delle barriere architettoniche.

“La Regione” commenta Di Paolo “è particolarmente attenta alle esigenze dei diversamente abili, ma questo è un ambito di stretta pertinenza statale. Proprio a dimostrazione della sua sensibilità verso il sociale, l’amministrazione regionale ha cercato di reperire fondi dal proprio bilancio, continuando ad erogare contributi agli aventi diritto, in virtù della legge nazionale 13/89, fino a tutto il 2007”. E snocciola le cifre, che vanno dai quasi 2 milioni di euro spesi tra il 2001 e il 2004 agli oltre 700mila euro del 2005, dai 698 mila euro del 2006 all’oltre 1 milione di euro del 2007.

“La Regione, inoltre” aggiunge l’assessore “ha emanato bandi per opere di abbattimento delle barriere architettoniche, sia in edifici pubblici che privati, per un importo pari a 20 milioni di euro. Ha poi accantonato risorse negli anni precedenti per programmi di finanziamento alle Cooperative dei disabili operanti nel territorio aquilano”.

Quanto ai contributi per acquisto, ristrutturazione e costruzione della prima casa, l’Assessore ricorda che la priorità nelle graduatorie è stata data alle famiglie con all’interno un portatore di handicap. “Di fatto” conclude “negli ultimi anni, tutte le risorse sono state assegnate a nuclei familiari con portatori di handicap, a discapito anche di tutti gli altri”.

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