Nuovo sciopero della fame contro antenne San Silvestro

antennePescara. Riprenderà lunedi prossimo lo sciopero della fame dei comitati che da tempo protestano contro l’istallazione delle antenne a San Silvestro.

“Dopo 16 anni di promesse non mantenute” si legge in una nota “è il momento di dire basta agli affaristi e ai collusi con i poteri forti che hanno deciso di mettere a rischio la salute di un intero paese”. I comitati protestano, infatti, contro le decisioni del ministero delle Attività produttiva, che insisterebbe con il sito di San Silvestro nonostante lo stesso sia stato dichiarato non a norma per ragioni di carattere sanitario. “Come mai” si chiedono i comitati “il ministero invece di applicare le leggi si ostina solo a lavorare per la modifica dei Pnaf? Forse i funzionari sono minacciati? La Regione Abruzzo  ha il potere localizzatorio degli impianti ai sensi degli artt.8 della legge nr.36/2001 e 42 della legge 177/2005”.

Stando a quanto si legge nella nota, la Regione avrebbe individuato il sito del mare. “Come mai” continuano “il ministero continua a non tenerne conto? Quali interessi si celano dietro questa insistenza di reinserire San Silvestro colle tra i siti di piano? La Regione Abruzzo ha delocalizzato con specifiche ordinanze gli impianti da San Silvestro. Il Tar Abruzzo ha respinto i ricorsi. Sono passati 2 anni. Come mai l’ordinanza non viene applicata?”.

I comitati lamentano anche il fatto di non conoscere a che punto sono le indagini su una denuncia da loro sporta alla procura per accertare se anche a San Silvestro le antenne provochino tumori- “Fino a quando dovremo continuare a vivere nell’illegalità?” tuonano in proposito. “E soprattutto quali azioni dobbiamo porre in essere per ottenere il rispetto della legge? Perchè  chi deve non interviene? Chiederemo anche l’autorevole intervento del presidente della Repubblica custode della carta costituzionale che a San Silvestro viene da anni  ignobilmente calpestata. Le leggi in Italia vanno rispettate da chiunque!!!”.

 

Il commento del sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia. “Comprendiamo il disagio dei residenti di San Silvestro nei confronti di quelle antenne che, nonostante atti formali e provvedimenti amministrativi, continuano a svettare sulla collina e sulle loro case. Comprendiamo anche la loro diffidenza a fronte delle promesse che dagli anni ’90 si sono sentiti rivolgere circa lo spostamento degli impianti. Tuttavia a quegli stessi residenti va l’invito dell’amministrazione comunale a non riprendere lo sciopero della fame e a proseguire, con il Comune di Pescara e con la Regione Abruzzo, quel percorso istituzionale che ci ha permesso di depositare ufficialmente sul tavolo del Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani il progetto di delocalizzazione delle antenne di San Silvestro sulla piattaforma off-shore, progetto sostenuto con convinzione dal Comune di Pescara e dalla Regione Abruzzo. Il prossimo 26 maggio peraltro si svolgerà un nuovo incontro a Roma, con la predisposizione di quel Tavolo di lavoro al quale, per la prima volta dopo anni, potranno sedersi anche i rappresentanti della Comunità di San Silvestro e i loro legali. Comprendiamo l’esasperazione dei cittadini, sapevamo che non avremmo risolto la problematica con la bacchetta magica, ma comunque ci riusciremo con l’impegno quotidiano e costante per una missione che vede tutte le istituzioni abruzzesi convinte e protese verso un obiettivo comune, ossia la delocalizzazione degli impianti. Il progetto di delocalizzazione delle antenne è già stato esaminato una prima volta presso il Ministero lo scorso marzo, nel corso del vertice svoltosi presso il Ministero per lo Sviluppo Economico con il capo della Segreteria del Ministro Romani, l’avvocato Selli, il quale, pur ipotizzando delle problematiche, ha comunque manifestato l’assoluto interesse e impegno del Dicastero verso l’iniziativa. La nostra amministrazione comunale, come ho ribadito lo scorso 20 aprile al Ministro Romani, crede fortemente in tale progetto, nato dallo studio condotto dal mondo accademico, dunque con fondamenta scientifiche, con un vero studio di fattibilità elaborato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila che non tiene semplicemente conto della realizzazione del traliccio, ma ha condotto anche uno studio sul posizionamento delle frequenze, sulle possibili interferenze radioelettriche, tenendo conto anche degli impianti situati sull’altra sponda dell’Adriatico, e su tutti i dettagli dell’intervento. E il 13 settembre 2010 la Regione Abruzzo ha adottato con una delibera formale quel progetto di delocalizzazione su ‘sito idoneo’ come riportato nell’atto, specificando che ‘detto sito individuato ai sensi dell’articolo 28 comma 7 del Decreto legislativo 177/2005 (quello che demanda alle Regioni la competenza nell’individuazione dei siti) permette di garantire la qualità del servizio di ripetizione del segnale nelle aree geografiche tuttora servite e nel contempo la risoluzione dei possibili rischi per la salute della popolazione residente, derivanti dalla continua esposizione alle onde elettromagnetiche’. Quel progetto è già stato presentato a Roma all’ingegner Francesco Troisi, del Dipartimento per le Telecomunicazioni, in un incontro che si è svolto il 17 settembre scorso e la Regione Abruzzo il 29 novembre ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico una lettera in cui ha richiesto formalmente allo stesso Dicastero ‘di avviare le procedure per inserire nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze il sito individuato dalla Regione Abruzzo di cui allo studio di fattibilità per la delocalizzazione dei siti di broadcasting congestionati’. Nell’incontro fissato per il prossimo 26 maggio a Roma, avremo al nostro fianco la struttura tecnica per affrontare ogni aspetto dell’intervento, a partire dalle osservazioni preliminari sollevate dall’ingegner Troisi e che a giudizio della Facoltà de L’Aquila sono assolutamente superabili, come la necessità per l’utenza di dover variare l’orientamento delle antenne televisive’: utenza stimata intorno al 20 per cento della popolazione di Pescara, concentrata nella zona dei Colli, che dovrebbe spendere una cifra onestamente irrisoria semplicemente per girare le antenne domestiche. Continua dunque l’interlocuzione aperta dalla nostra amministrazione comunale sulla necessità di risolvere una problematica sociale, oltre che ambientale, una problematica che ha tutto l’interesse del Ministro Romani il quale ha già concretamente iniziato a esaminare la progettualità dimostrando grande competenza. E lo stesso Ministro nel corso dell’ultimo incontro a Pescara ha sottolineato che in ogni caso, al di là del lavoro che stiamo portando avanti, entro pochi mesi verrà definito anche a Pescara lo switch off con il passaggio dall’analogico al digitale che determinerà un abbattimento delle emissioni di onde elettromagnetiche del 75 per cento rispetto a quelle odierne, ossia resterà solo un quarto delle emissioni registrate finora. Ovviamente si tratta di una notizia buona, che però dev’essere solo il preludio per la risoluzione definitiva della tematica. A fronte delle azioni concrete messe in atto dal Comune di Pescara e dalla Regione Abruzzo, testimonianza di un impegno reale e deciso, invitiamo i residenti di San Silvestro a non riprendere lo sciopero della fame e piuttosto a non far mancare alle Istituzioni locali il sostegno e la forza necessari per proseguire la battaglia e raggiungere l’obiettivo”.

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