Bilancio Regione Abruzzo, botta e risposta Pettinari-Paolucci

Pescara. “La Regione facile e veloce di D’Alfonso sta implodendo su sé stessa. La stampa parla di quasi un miliardo di debito raggiunto a fronte dei circa 500 milioni del consuntivo approvato nel 2012.

Una situazione che certo non sorprende il M5S, che sui banchi dell’opposizione ha sempre sottolineato il castello di carta su cui si basa la politica di questa Regione, ma che dovrebbe forse far capire alla maggioranza che con le chiacchiere non si governa e all’opposizione di centro destra che evidentemente avevamo ragione noi anche quando ci davano degli ignoranti accusandomi di non saper leggere le carte”.

Queste le parole con cui Domenico Pettinari M5S commenta la situazione sulle casse della Regione.

“Ma le sorprese non sono finite – continua Pettinari – L’enorme debito di oggi è ancora da delineare con certezza. Infatti come riferito dallo stesso Assessore al Bilancio Paolucci, per gli anni in cui si è già effettuato il riaccertamento dei residui attivi e passivi, mancano ancora delle poste, quindi sono da completare.

In piú devono essere portati a termine ancora gli anni 2014 e 2015, quindi il disavanzo potrebbe ulteriormente lievitare. In oltre non mi tranquillizzano le dichiarazioni dell’Assessore quando afferma che negli ultimi anni non esiste il problema perché i conti sono stati tenuti sotto controllo da quando ci sono loro al governo, vorrei ricordare all’assessore che il PD è stato più volte al governo di questa regione in passato e insieme al centro destra si sono resi responsabili del debito di un miliardo di euro, quindi non sono affatto tranquillo.

L’Assessore invece di pretendere la fiducia dovrebbe portare a compimento celermente il riaccertamento dei residui passivi e attivi su gli anni passati e ad effettuarlo su gli anni mancanti 2014 e 2015, in modo da avere il dato certo di disavanzo della Regione che sta governando insieme alla Giunta D’Alfonso.

Un conto al quale dobbiamo comunque aggiungere l’eventuale altra parte di disavanzo di gestione derivante dall’approvazione dei consuntivi 2013, 2014 e 2015, ancora non approvati, poiché il debito non è solo costituito dal riaccertamento dei residui attivi e passivi.

“Infine – afferma Pettinari – vorrei fare presente all’Assessore al Bilancio Paolucci che i debiti non si cancellano con la creazione di altro debito. Infatti lui afferma che parte del disavanzo di 1 miliardo sarà coperto dal mutuo autorizzato di 100 milioni, ma il mutuo andrà comunque restituito con gli interessi, non sono soldi regalati dalle banche, e sicuramente l’idea migliore di fare fronte a tale massa di debito non è quella di gettarsi in un’ennesima ristrutturazione del debito con le banche, visto che tali pratiche sono molto rischiose e costose in termini di interessi da versare.

Queste ristrutturazioni effettuate con processi finanziari molto complessi in Italia hanno portato diverse Regioni e centinaia di comuni al fallimento.

L’Assessore Paolucci ricordi al suo Presidente D’Alfonso di impiegare eventuali economie regionali proprio nell’abbattimento del debito invece di avviare pratiche per l’acquisto della nuova sede regionale di Pescara per circa 50 milioni di euro, o di avviare il progetto di finanza per costruire un nuovo ospedale al fianco di quello già esistente a Chieti per centinaia di milioni di euro.

Mi auguro – conclude il Consigliere 5 stelle – al più presto di poter approvare in Regione i consuntivi fino al 2015 con i dati certi e non le ipotesi, così come più volte sollecitatoci dalla corte dei conti, invito a tal fine l’assessore Paolucci a voler dotate l’ufficio bilancio della Regione di ulteriore organico come più volte richiesto dallo stesso in quando sottodimensionato rispetto alla mole di lavoro che devono portare avanti. Se non ci sono le forze potrebbe sempre ridimensionare il corposo staff personale del Presidente D’Alfonso”.

LA REPLICA DI PAOLUCCI

“Sorprende davvero la ‘scoperta’ annunciata dal consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari sul disavanzo totale della Regione, visto che si tratta di un dato a conoscenza da tempo del Consiglio regionale”.

Lo afferma l’assessore al bilancio Silvio Paolucci, replicando all’esponente della minoranza.

“Prescindendo dal fatto che le considerazioni del consigliere – spiega Paolucci – sono totalmente imprecise, questa amministrazione era perfettamente consapevole che ci sarebbe stato un incremento dello stesso disavanzo, rispetto alle cifre riferite al 2013 e agli anni precedenti, e quindi non addebitabili in nessun modo a questo governo regionale.

E lo sapevamo a tal punto, che già nel bilancio 2016 della Regione (approvato a dicembre 2015), è stato previsto un accantonamento di oltre 69 milioni di euro da destinare al piano di rientro del disavanzo, che finora è quantificato ancora presuntivamente.

Accantonamento che andava ben oltre la determinazione del disavanzo presunto, in ragione della serietà, della trasparenza e della prudenza portata avanti dal governo regionale. E si è trattato di una soluzione che non ha richiesto l’attivazione da parte di questa giunta di nuovo indebitamento.

Lo stesso mutuo da 100 milioni, autorizzato dal consiglio con legge regionale alla fine del 2015, è stato iscritto ma non acceso, a dimostrazione di una prudente gestione finalizzata da un lato a far chiarezza sul reale disavanzo e, dall’altro, a evitare una paralisi amministrativa anche su tipologie di spesa indispensabili per l’ente”.

E Paolucci, insieme al direttore del Dipartimento Risorse, Ebron D’Aristotile, fornisce anche alcune precisazioni sulle cifre, frutto del lavoro di riaccertamento dei residui che non era mai stato fatto in precedenza per oltre un decennio e che è tuttora in corso.

Il disavanzo d’amministrazione 2013, già approvato dalla giunta regionale e poi oggetto di parifica da parte della Sezione Regionale della Corte dei Conti, presenta un disavanzo di 538 milioni. A questa somma occorre aggiungere, a seguito delle disposizioni legislative contenute nella legge di stabilità 2016, il finanziamento concesso dal Ministero dell’Economia e Finanze per il pagamento dei crediti sanitari, pari a 174 milioni di euro.

Un ulteriore incremento del disavanzo, al momento ancora in fase di quantificazione, potrebbe essere determinato dall’applicazione dei nuovi principi contabili che prevede la reimputazione dei residui (nel rispetto del principio di esigibilità).

“In ogni caso il legislatore – precisa ancora l’assessore – ha previsto la possibilità di ‘coprire’ il disavanzo in più anni. E comunque l’accantonamento già inserito nel bilancio 2016 di 69 milioni, sarebbe sufficiente a garantirne la copertura già ora.

Ribadisco che non si tratta di disavanzi generati da questa amministrazione regionale, che sta invece lavorando fin dal suo insediamento affinché la situazione debitoria della Regione sia finalmente chiara e, di conseguenza, si possano adottare tutti gli atti necessari a gestirla”.

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