Ambiente: Abruzzo da record per biodiversità ma sotto infrazione dell’Unione Europea

“La Natura non può più aspettare: la Giunta regionale dia risposte”.

 

L’appello è della Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus che sottolinea come, nonostante “un record di cui andare fieri, la ricchezza in specie e habitat”, l’Abruzzo come altre Regioni è sotto procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea per gravissimi ritardi nella definizione delle Zone Speciali di Conservazione (Zps) e nell’approvazione nei Piani di gestione dei Siti di interesse comunitario (Sic).

 

Orsi, camosci, orchidee, aquile reali e decine di altre specie e habitat hanno bisogno di tutela” dice l’associazione chiedendo di “vietare nei Sic nuove captazioni idroelettriche e prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, mettere in sicurezza infrastrutture per la fauna”. “Studi e piani giacciono in Regione da un anno e mezzo. Voluti dall’assessore Febbo e pagati 3 milioni dall’Ue sono stati redatti da Comuni, aree protette ed esperti. Ma tutto è bloccato per una ridicola spirale politico-amministrativa”. “I consiglieri della vecchia maggioranza, che i Piani li ha voluti, ora fanno incredibilmente ostruzionismo – si legge nella nota della Onlus – Molti piani sono stati già condivisi a livello territoriale e i tempi di consegna degli elaborati alla Regione sono stati rispettati.

 

 

La Regione doveva attivare la procedura di approvazione finale. Invece da oltre un anno tutto è bloccato. La nuova amministrazione ha avviato un percorso di approvazione accidentato fatto dell’ennesima proposta di legge quando si potrebbe usare la legge urbanistica del 1983 per la procedura di approvazione”. La biodiversità abruzzese, ricorda ancora la nota, “è così preziosa che il 38% del territorio è nella Rete Natura2000 voluta dall’Unione Europea con la Direttiva Habitat 43/92 del 1992”.

 

 

 

Tra le misure di conservazione alcune sarebbero utili a evitare gravissimi fatti come il recente investimento dell’orso a Roccaraso, prima fra tutte la messa in sicurezza di strade e infrastrutture per la fauna. “La Commissione Europea è pronta a sanzionare pesantemente la Regione” conclude l’associazione.

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