Io non rischio, terminata la campagna informativa della Protezione Civile in Abruzzo FOTO

Si è conclusa oggi la due giorni di “Io Non Rischio 2016”, la campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali che interessano il nostro Paese e che ha visto impegnati, nella sua sesta edizione, circa 7000 volontari di Protezione Civile in 700 piazze su tutto il territorio italiano.

La campagna è stata promossa dal Dipartimento di Protezione Civile in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze (Anpas) e la Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica.

In Abruzzo, coinvolti nell’iniziativa sono stati 39 Comuni: più di 5mila volontari della Protezione Civile hanno animato circa 50 piazze con un’efficace attività informativa sui principali rischi naturali – terremoti, maremoti ed alluvioni – indicando ai cittadini come comportarsi in queste evenienze.

Il Sottosegretario alla Presidenza d’Abruzzo con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, ha partecipato alle aree informative dislocate su territorio incontrando cittadini, volontari, assessori e sindaci.

“In molti casi, la capacità di adattamento e la conoscenza delle azioni di risposta salvano vite umane – spiega Mazzocca – Fondamentali sono, quindi, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti per poter dire, appunto, “io non rischio”. Tutte le buone pratiche da seguire in caso di terremoti, maremoti e alluvioni sono consultabili anche sul sito della campagna informativa Io Non Rischio 2016 – iononrischio.protezionecivile.it”.

Sabato 15 ottobre prima tappa a Silvi, in Piazza Iris, con il Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile. A seguire Pineto con i Volontari Anpas della Pros Onlus Pineto. Incontro a Pagliare di Morro d’Oro con il Gruppo dei Volontari Anpas e a Giulianova in Piazza Fosse Ardeatine con il locale Gruppo Volontari di Protezione Civile.tappa-giulianova

A mezzogiorno, ad Alba Adriatica nell’area IoNonRischio sita su Lungomare Marconi, il Sottosegretario Mazzocca ha incontrato il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio, il Sindaco Tonia Piccioni e il locale gruppo dei Volontari Anpas. Presente anche il Responsabile della Sala Operativa Regionale di Protezione Civile, Silvio Liberatore.

La giornata è proseguita a Chieti, in Largo G.B.Vico, con i Volontai Cives e Modavi e presso il centro commerciale Megalò con il locale gruppo dei Volontari Fir CB. A Scafa, in Piazza Matteotti con i Volontari della Misericordia. A Pratola Peligna, in Piazza Madonna della Libera, con i Volontari del Gruppo Comunale e della Croce Verde Pratola Soccorso. A Sulmona, doppio appuntamento presso il Centro Commerciale “Nuovo Borgo” con i Volontari Cisom e in Piazza XX Settembre con i Volontari del Gruppo Comunale.

Nella mattinata di domenica, dopo la visita presso l’area informativa di San Giovanni Teatino e il locale Nucleo Volontari di Protezione Civile, il Sottosegretario ha concluso la campagna con gli ultimi incontri a Pescara presso Piazza Garibaldi, Piazza Sacro Cuore e Piazza della Rinascita con, rispettivamente, il Nucleo Volontari Anfi, i volontari Cives, i volontari della Protezione Civile ValPescara e Modavi Pescara.

BUONE PRATICHE IN CASO DI TERREMOTI, MAREMOTI E ALLUVIONI

DURANTE IL TERREMOTO

Se sei in un luogo chiuso. Mettiti nel vano di una porta inserita in un muro portante (quello più spesso), vicino a una parete portante o sotto una trave, oppure riparati sotto un letto o un tavolo resistente. Al centro della stanza potresti essere colpito dalla caduta di oggetti, pezzi di intonaco, controsoffitti, mobili ecc. Non precipitarti fuori, ma attendi la fine della scossa.
Se sei all’aperto. Allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono. Fai attenzione alle possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.

DOPO IL TERREMOTO

Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
Prima di uscire chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe. Uscendo, evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate. Una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente.
Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono. Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di Emergenza Comunale.
DURANTE IL MAREMOTO

Se sei in spiaggia o in una zona costiera e ricevi un messaggio di allerta che indica il possibile arrivo di un’onda di maremoto, oppure riconosci almeno uno di questi fenomeni: forte terremoto che hai percepito direttamente o di cui hai avuto notizia; improvviso e insolito ritiro del mare; rapido innalzamento del livello del mare o grande onda estesa su tutto l’orizzonte; rumore cupo e crescente che proviene dal mare, come quello di un treno o di un aereo a bassa quota
Allontanati e raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata (per esempio una collina o i piani alti di un edificio). Avverti le persone intorno a te del pericolo imminente.
Corri seguendo la via di fuga più rapida. Non usare l’automobile, potrebbe diventare una trappola.
Se sei in mare potresti non accorgerti dei fenomeni che accompagnano l’arrivo di un maremoto, per questo è importante ascoltare sempre i comunicati radio.
Se sei in barca e hai avuto notizia di un terremoto sulla costa o in mare, portati al largo.
Se sei in porto abbandona la barca e mettiti al sicuro in un posto elevato.

DOPO IL MAREMOTO

Rimani nell’area che hai raggiunto e cerca di dissuadere chi vuole tornare verso la costa: alla prima onda potrebbero seguirne altre più pericolose.
Assicurati delle condizioni di salute delle persone intorno a te e, se possibile, presta i primi soccorsi.
Segui le indicazioni delle autorità per capire quando lasciare il luogo in cui ti trovi e cosa fare.
Usa il telefono solo per reale necessità.
Non bere acqua del rubinetto.
Non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua e con i materiali trasportati dal maremoto: potrebbero essere contaminati.
Se la tua abitazione è stata interessata dal maremoto, non rientrare prima di essere autorizzato.
Il maremoto può essere generato da un terremoto o da attività vulcanica: informati, quindi, anche su cosa fare in caso di terremoto o eruzione
DURANTE UN’ALLUVIONE

Se sei in un luogo chiuso

Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.
Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.
Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori.
Evita l’ascensore: si può bloccare.
Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.
Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico.
Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati.
Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata.
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi. Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.
Se sei all’aperto

Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.
Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.
Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.
Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.

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