Acerbo accusa D’Alfonso: ‘Telefonate a suo nome per sì al referendum’, la replica di Catena

Pescara. ‘Giungono in queste ore a cittadini abruzzesi telefonate “a nome del Presidente della Regione Abruzzo” Luciano D’Alfonso con le quali si invita a partecipare a una iniziativa per il SI’ al referendum.

C’è da domandarsi se i numeri di cellulare da cui provengono queste chiamate e anche sms siano a carico di Luciano D’Alfonso o di suoi sodali o se siano a carico della Regione Abruzzo o di altro ente o società pubblica di cui solitamente il PD è abituato a fare uso privatistico.

C’è anche da domandarsi se chi fa queste telefonate lo faccia in orario di servizio presso la Regione.
Insomma se questa campagna telefonica la stanno pagando i cittadini, D’Alfonso di tasca sua, qualche suo sponsor o la ormai celebre zia’.

La denuncia giunge da Maurizio Acerbo, della segreteria nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

‘Ma ovviamente la cosa più grave è questo utilizzo della propria carica pubblica per fini che esulano dai compiti dell’ente. Il Consiglio regionale ha per caso deliberato di sostenere la campagna elettorale per il SI’? E’ corretto questo uso della propria carica pubblica?

E’ noto che D’Alfonso usa metodi scientifici per riempire le sale di pubblico acclamante. Se ti invita con chiamata ad personam il potente presidente (ieri il sindaco) puoi sentirti in dovere di esserci perchè un domani dovrai bussare alla sua porta per qualche motivo ed è bene tenerselo amico.

Comunque l’impegno di Luciano D’Alfonso per il SI rappresenta l’inequivocabile dimostrazione che questo non è un referendum contro la casta nè tantomeno contro i politici regionali. E’ una trovata per togliere ai cittadini la possibilità di far valere i propri diritti o difendere il proprio territorio facendo pressioni su chi governa le Regioni come è accaduto tante volte in Abruzzo per esempio sulle questioni della petrolizzazione. Questo è un referendum per tagliare meglio la sanità e la spesa sociale e per dare mano libera agli impianti inquinanti.

Quella che propone Renzi è la costituzionalizzazione del notabilato con i consiglieri regionali che andranno al Senato e usufruiranno dell’immunità parlamentare’, conclude Acerbo.


LA REPLICA DI CATENA, CONSIGLIERE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE
‘Il Presidente D’Alfonso è molto impegnato nella campagna a favore del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre – per la quale ha già effettuato 39 comizi – e con lui tutte le persone che riesce a incontrare e a mobilitare. In sintesi, sta animando una militanza fatta con tutti i mezzi leciti per sostenere le ragioni del Sì.

In questo senso ha organizzato anche un dibattito con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Luca Lotti e con il sindaco di Firenze Dario Nardella, che si terrà al cinema Circus Pescara lunedì 17 ottobre alle ore 18 e al quale si auspica la più ampia partecipazione’, replica Andrea Catena, consigliere del Presidente della Giunta regionale.

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