Regione Abruzzo, bocciata risoluzione a sostegno delle aziende fallite

consiglio_regionaleLa giunta regionale ha bocciato una risoluzione presentata dalla Federazione della Sinistra e volta a sostenere le aziende fallite della regione che, secondo gli ultimi dati, sono nel 2010 sarebbero aumentate del 27 per cento.

Ad annunciarlo sono i consiglieri regionali Maurizio Acerbo (Prc) e Antonio Saia (Pdci). “Dispiace che per pigrizia e logica di schieramento” commentano “abbiano detto no a una risoluzione che indicava alcune strade concrete da seguire”. A partire dal confronto con il sistema bancario “al fine di ottenere una moratoria e un pò di respiro (12 mesi) per aziende che soffrono per problemi di liquidità e accesso al credito”. Un provvedimento che avrebbe potuto consentire l’abbattimento del tasso di interesse per i dipendenti delle aziende in crisi ed un approfondimento sulla situazione debitoria delle piccole e medie imprese e delle famiglie abruzzesi in generale “al fine di individuare una strategia più complessa di intervento”. Oltre ad un rifinanziamento della norma regionale, che prevede contributi ai lavoratori autonomi e ai loro dipendenti per la formazione di cooperative o società per la ripresa delle attività.

“Noi comunisti della Federazione della Sinistra” aggiungono Acerbo e Saia “pensiamo che vada tutelato e difeso anche il mondo del lavoro autonomo che costituisce l’ossatura del tessuto economico nel commercio, nell’artigianato, nei servizi e che non può essere lasciato solo da una politica pigra che corre in soccorso e pensa soltanto ai più forti. Per questo riteniamo che ammortizzatori e misure di mitigazione degli effetti della crisi vadano estesi anche al lavoro autonomo”.

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