Balneatori, Fiba e Sib protestano sotto sede Regione Abruzzo

spiaggiaRoma. Non si ferma la protesta dei balneatori abruzzesi contro la rimozione forzosa delle imprese turistiche del mare. Dopo la manifestazione nelle strade di Montesilvano e Pescara, oggi una nutrita delegazione di imprenditori proveniente dalle province di Teramo, Pescara e Montesilvano si è recata a Roma per partecipare alle sedute delle presidenze di Fiba-Confesercenti e Sib-Confcommercio, tenute in contemporanea, per poi andare a manifestare assieme ai delegati di tutta Italia sotto la sede della Regione Abruzzo a Roma, dove si svolge la Conferenza Stato-Regioni.

A guidare la protesta sono stati Antonio La Torre (Fiba-Confesercenti) e Riccardo Padovano (Sib-Confcommercio). Agli assessori regionali al turismo i balneatoti consegnano il documento approvato poche ore fa dalle presidenze dei due sindacati, che si basa su quattro punti: chiusura della procedura di infrazione comunitaria, individuazione di una norma transitoria, nuovo codice del turismo balneare e unitarietà della categoria.

“Vogliamo sapere, chiaramente, dal Governo e dalle Regioni, se intendono adottare i provvedimenti necessari per portare i balneari fuori  dalla Direttiva Servizi, oppure se non intendono farlo, o non ve ne siano le condizioni, indicando in questo caso, quale altro percorso siano intenzionati a seguire” sottolinea La Torre, “gli imprenditori balneari non sono più disponibili a tollerare le uscite strumentali dei più diversi rappresentanti politici, i quali, nel corso di iniziative pubbliche, davanti agli imprenditori stessi sostengono che sia possibile fare uscire la categoria dall’applicazione della Normativa Comunitaria, mentre restano inerti o addirittura adottano azioni contrarie quando si trovano ad esercitare le loro funzioni di governo o amministrative”.

Alle ore 16,00 di questo pomeriggio, si è tenuto infatti un incontro tra l’assessore Mauro Di Dalmazio, le Regioni e i vertici delle principali associazioni balneari per discutere in materia di concessioni demaniali marittime.

Erano presenti il presidente di Assobalneari Italia Renato Papagni, AttilioMorgan Di Concetto di Assobalneari Abruzzo, Cna, Confesercenti, Confcommercio e la Faita Campeggi.

Le associazioni e le Regioni sono apparse sempre più unite circa la chiusura dell’infrazione europea n.2008/4908 e l’esigenza di calcolare una congrua fase transitoria prima delle messa a regime delle nuove norme sul demanio che tenga adeguatamente conto degli investimenti già avviati e di quelli in procinto di essere avviati dai concessionari per un loro ammortamento e una giusta remunerazione.

A riguardo il presidente Papagni ha ribadito la possibilità per cui i concessionari appartenenti a regioni che non hanno ancora redatto piani della costa  potranno derogare gli investimenti in base alla legge 296.

Inoltre, punto fondamentale è parsa la necessità di andare a normare non solo le modalità di rinnovo delle concessioni demaniali marittime, bensì tutti quegli elementi del sistema demanio che attendono risoluzione: la determinazione dei canoni concessori, il concetto di facile/difficile rimozione, la durata delle concessioni fino a trenta anni.

L’assessore Di Dalmazio ha espresso la volontà di continuare un confronto con le categorie attraverso l’istituzione di   tavoli  tecnici permanenti.

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