Riserva del Borsacchio, Rabbuffo accusa: “Posizioni ideologiche e ostruzionismo”

borsacchioTeramo. Berardo Rabbuffo torna a difende la riperimetrazione della Riserva del Borsacchio. In una conferenza stampa il consigliere di Fli ha infatti commentato la recente audizione in commissione regionale dove gli ambientalisti hanno ribadito duramente la loro contrarietà alla proposta. Una posizione definita dallo stesso Rabbuffo nient’altro che “ideologica e radicale”  e su cui sarebbe stato impossibile avviare un confronto.

Nessun attacco all’aspetto paesaggistico, infatti, secondo Rabbuffo, con la riperimetrazione in questione, ma soltanto l’esigenza di escludere dalla Riserva porzioni di terreno particolarmente interessanti dal punto di vista edilizio e, dunque, turistico.

Pertanto, il consigliere chiede a minoranza e maggioranza di prendere una posizione a riguardo e di fare in modo che la legge giunga finalmente in porto. “Non ammetterò tentativi di ostruzionismo” tuona Rabbuffo con chiaro riferimento a Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione Comunista. Ma il consigliere di Fli non risparmia nemmeno gli alleati politici, a cui chiede maggiore responsabilità per evitare una paralisi dell’attività amministrativa.

Non solo. Rabbuffo avverte anche della possibilità di dar vita ad azioni eclatanti in Consiglio regionale, in programma per il prossimo giovedì, nel caso in cui non si riesca a votare.

La reazione di Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC. “Ho letto il comunicato del consigliere Rabbuffo e vorrei precisare che  comitati e associazioni ambientaliste non hanno portato in audizione posizioni “ideologiche” ma precise contestazioni di carattere scientifico. Infatti ad accompagnare WWF e Italia Nostra c’erano due professori universitari che con dati scientifici hanno illustrato le ragioni della contrarietà alla riperimetrazione. Piuttosto è Rabbuffo che si è trasformato in portavoce di interessi particolari. Il problema rimane quello del Piano di Assetto Naturalistico che colpevolmente il Comune non ha approvato. I numeri in Consiglio Comunale si troverebbero più facilmente se non si fossero inserite previsioni edificatorie spropositate e improprie. Un Piano degno di questo nome risolverebbe in un batter d’occhio le questioni relative agli edifici esistenti o ai campeggi. Vorrei rassicurare comitati e associazioni che vigileremo in commissione e in consiglio. La Riserva del Borsacchio può e deve diventare non solo un bacino di naturalità ma anche un fattore propulsivo di nuova economia”.

 

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