Sit in della Coldiretti a Montecitorio: presente anche una delegazione abruzzese

coldirettiCi saranno anche gli imprenditori della Coldiretti Abruzzo domani mattina a Montecitorio, per partecipare ad un sit in promosso dalla Confederazione nazionale in occasione del via libera definitivo della Camera alla legge sull’etichetta che estende a tutti i prodotti alimentari che ancora non hanno l’obbligo di segnalare in etichetta l’origine.

Il provvedimento, fortemente voluto da Coldiretti per fronteggiare le emergenze alimentari e venire incontro alle esigenze dei cittadini consumatori che chiedono garanzia di trasparenza, tracciabilità, sicurezza e qualità dei prodotti alimentari, prevede l’obbligo di riportare nell’etichettatura dei prodotti alimentari l’indicazione del luogo di origine o di provenienza e l’eventuale uso di ingredienti in cui siano presenti organismi geneticamente modificati in qualunque fase della catena alimentare, dal luogo di produzione iniziale fino al consumo finale.

 

“E’ fondamentale, necessaria e improrogabile l’approvazione definitiva del disegno di legge in materia di etichettatura alimentare, prevista domani 18 gennaio in sede legislativa alla Commissione Agricoltura della Camera” sottolinea Domenico Pasetti, presidente di Coldiretti Abruzzo. “Si tratta di un segno tangibile, una risposta reale alle emergenze e alle problematiche alimentari che stanno diventando incredibilmente insostenibili. L’etichettatura alimentare è ormai per l’Italia una priorità importantissima”.

Un disegno di legge per la trasparenza che, però, secondo la Coldiretti, si scontra con l’atteggiamento inerte del consiglio dei Ministri della salute dell’Unione europea che, con la sola eccezione dell’Italia e pochi altri Paesi, ha espresso contrarietà all’etichetta obbligatoria europea con l’origine degli alimenti. “La nostra legge nazionale” sottolinea Coldiretti Abruzzo “rappresenta un punto a favore della civiltà e della democrazia, ma anche un messaggio chiaro alla UE. Ecco perché è indispensabile l’approvazione della nostra legge italiana e la sua immediata applicazione anche a costo, se necessario, di aprire un contenzioso con l’Unione”. L’organizzazione evidenzia, inoltre che, sulla scorta di un recente sondaggio, ben il 97% degli italiani ritiene che dovrebbe essere sempre indicato il luogo di allevamento o coltivazione dei prodotti contenuti negli alimenti.

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