Fusione dei Comuni in Abruzzo: tutte le agevolazioni della nuova legge

Abruzzo. Approvata dal consiglio regionale abruzzese che legge che incentiva la fusione dei comuni al di sotto dei 5mila abitanti.

 

L’iniziativa legislativa tende a favorire e incentivare i processi aggregativi tra piccoli comuni, attraverso l’erogazione di incentivi economici a supporto dell’ente locale originato, a seguito del persone di fusione tra due o più comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti.

 

 

“L’Iniziativa legislativa – spiega il consigliere regionale Maurizio Di Nicola, proponente della norma – tende a favorire ed incentivare i processi aggregativi tra piccoli comuni mediante l’erogazione di incentivi economici a supporto dell’Ente locale originato a seguito del percorso di fusione tra due o più comuni aventi una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.

 

 

Grazie alla maggiore dimensione in termini sia demografici che territoriali, il nuovo Comune sarebbe anche in grado di ottenere delle economie di scala, oltre ad aumentare la propria capacità di contrattazione con i fornitori di beni e servizi. Il riassetto amministrativo – sottolinea Maurizio Di Nicola, presidente della commissione bilancio – potrebbe inoltre generare anche dei risparmi, ovvero ad un contenimento della spesa pubblica, grazie all’eliminazione di inutili sovrapposizioni verticistiche in pianta organica, nonché un miglioramento delle performance individuali e organizzative del personale frutto di una maggiore specializzazione e qualificazione di funzionari e tecnici.

 

L’organo di indirizzo politico – amministrativo, invece, acquisterebbe un maggior peso nelle relazioni con le altre amministrazioni dello Stato.

 

Entrando nel merito della Legge appena varata dal Consiglio regione d’Abruzzo per i Comuni che concludono questo processo sono previsti due tipologie di sostegno: la prima che riguarda un contributo una tantum di 100.000 mila euro quale compartecipazione alle spese per la riorganizzazione amministrativa; l’altro, invece, che concerne un contributo fino a mezzo milione annuo, per dieci anni consecutivi al completamento della procedura di fusione, finalizzato alla riduzione dei tributi locali, all’implementazione o al miglioramento dei servizi erogati dallo stesso Comune. Finalmente anche l’Abruzzo si dota di una Legge capace di recuperare il gap accumulato rispetto alle altre Regioni.

 

 

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