Aumento pedaggi: Cna critica Strada dei Parchi

casello-autostradalePescara. Bene ha fatto il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, ad attivarsi per scongiurare la reintroduzione del pedaggio sull’asse attrezzato Chieti-Pescara, una gabella che, uscita dalla porta poche settimane fa, si appresta a rientrare adesso dalla finestra. Lo afferma una nota della Cna abruzzese, secondo cui l’effetto-aumenti sulle principali reti autostradali regionali, in vigore dall’inizio dell’anno, rischia di produrre effetti devastanti per le tasche di cittadini e imprese.  A detta dell’associazione presieduta da Italo Lupo, che esprime «pieno sostegno all’azione di Testa», occorre ricordare all’opinione pubblica ed alle istituzioni, come «solo pochi mesi fa la magistratura amministrativa abbia ritenuto inapplicabile, sulla base di un ricorso presentato tra gli altri proprio dalla Provincia di Pescara, l’introduzione di un pedaggio sull’asse-attrezzato».

Polemica, ancora, la Cna è sull’annunciata impennata dei pedaggi autostradali. L’aumento dell’«8,14% applicato dalla società che gestisce l’Autostrada dei Parchi (A24 e A25), a fronte di una crescita media dell’1,92% sulle altre reti nazionali, trova poche giustificazioni, soprattutto se si considera un’offerta di servizi inferiore a quella di altri gestori». «L’affermazione della stessa società – prosegue la nota – secondo cui “i proventi dei pedaggi sono destinati al recupero degli investimenti già effettuati o da effettuare, a sostenere le spese di ammodernamento, innovazione, gestione e manutenzione della rete” appare singolare, in considerazione delle continue lamentele che gli utenti esprimono sulla carenza di servizi lungo le autostrade che collegano l’Abruzzo a Roma, a cominciare dal numero ridotto delle aree di servizio». «Vorremmo chiedere alla società Strada dei parchi – conclude la Cna – che sul suo sito ufficiale scrive “è in corso dal 2003 un piano di investimenti  per riqualificare, con l’incremento dei parcheggi e l’introduzione di nuovi servizi, tutte le Aree di Servizio e per realizzarne 5 nuove”, dove siano le nuove aree annunciate sette anni fa e quali esiti abbiano prodotto gli investimenti».

 

 

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