Prit Abruzzo, D’Alfonso chiarisce la necessità di un piano dei trasporti

L’Aquila. Il PRIT (Piano Regionale Trasporti) non è solo un obbligo di legge, ma nasce dalla necessità di dare una base unitaria agli interventi che attuano gli amministratori.

Lo rende noto il Presidente della Regione all’indomani dell’approvazione – in sede di Giunta – dello strumento.

Il PRIT è un piano-processo con orizzonte temporale di 10-15 anni ed è caratterizzato da un’azione di unitarietà: gli amministratori possono agire su una base unica e coerente di azioni, in un settore che ha dato spesso luogo ad azioni frammentate.

Un’ulteriore novità – aggiunge – è data dal fatto che vi è una totale corrispondenza tra gli interventi del PRIT e quelli del Masterplan; gli interventi sono compatibili al contesto ambientale. Ed infine il PRIT è ritenuto uno strumento dinamico che si adatta alle esigenze del territorio, è caratterizzato quindi da un’attività di monitoraggio continuo.

Non è secondario, per il Presidente, che il Piano Trasporti vede il via libera con un nuovo ruolo della Regione Abruzzo nell’ambito dell’Europa e del Mediterraneo, ed in particolare in riferimento all’evoluzione del quadro normativo europeo che ha portato alla Revisione della Rete Transeuropea dei Trasporti con i Regolamenti (UE) n. 1315/2013 e n. 1316/2013 ed alla Direttiva 2012/34/UE che istituisce lo spazio ferroviario unico europeo;

alla Strategia dell’UE per la Regione Adriatica e Ionica (EUSAIR) approvata dal Consiglio europeo il 28.10.2014; all’emendamento relativo all’estensione dei Corridoi TEN-T sulla dorsale adriatico-ionica approvato dal Parlamento europeo nella seduta plenaria del 28.10.2015; alle nuove programmazioni infrastrutturali fra cui spicca il Masterplan per lo sviluppo dell’Abruzzo; al nuovo ruolo delle società partecipate dalla Regione ed in particolare quello di TUA Spa per l’offerta dei servizi di trasporto, lo sviluppo infrastrutturale ed economico della Regione.

Un sistema dei trasporti deve essere “orientato” a sostenere oltre che le politiche di settore per soddisfare la crescente domanda di mobilità, soprattutto le politiche territoriali per migliorare la competitività della Regione Abruzzo, sia rispetto agli scenari nazionali che internazionali.

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