Elezioni in Abruzzo, i commenti dei protagonisti

Pescara. “Non è ancora il momento di festeggiare perché attendiamo i ballottaggi- afferma il Segretario democratico d’Abruzzo Marco Rapino.

“Su una cosa possiamo già oggi essere pienamente soddisfatti, gli elettori hanno premiato il Pd, i suoi candidati a sindaco, le liste, le proposte fatte per le città e i piccoli Comuni.

I risultati dimostrano che i nostri sindaci uscenti hanno riottenuto la fiducia degli elettori, nel caso di Francavilla il primo cittadino Antonio Luciani ha vinto con un vantaggio che ci riempie di orgoglio, mentre le percentuali raggiunte in altre realtà come Lanciano, Vasto, Roseto, sono ampiamente positive.

Lì dove abbiamo avuto problemi è perché è venuto a mancare il sostegno dei nostri elettori a causa di problemi locali e delle divisioni all’interno del gruppo dirigente ma, anche qui, andremo avanti sulla linea della discontinuità e del rinnovamento facendo opposizione responsabile.

Abbiamo raccolto consensi per il nostro impegno come partito, per il ruolo attivo dei nostri amministratori, per la spinta data dalla Regione del presidente D’Alfonso e dei suoi Assessori nel creare nuove e maggiori opportunità sui territori. Siamo stati responsabili e attenti, lo saremo ancora, in attesa dei ballottaggi, sapremo costruire sinergie e accordi per il bene dei cittadini che chiedono di essere governati con serietà, impegno e lungimiranza.

L’Abruzzo del dopo voto ne esce rafforzato, un segnale, per noi importante perché conferma che lavorando bene, senza arroganze e con spirito costruttivo, possiamo fare di più e meglio. Oggi – conclude il Segretario – ringraziamo gli elettori, gli uomini e le donne del Pd che sono riusciti a testimoniare con il loro lavoro un successo che ci incoraggia e ci da maggiore fiducia. Siamo già pronti per giocare nei ballottaggi questo secondo tempo di una partita che ci onora.”.

 

“Il centrodestra c’e’ e l’esito delle elezioni amministrative nella provincia di Pescara lo ha dimostrato con una promozione a pieni voti: la conferma dei sindaci di Picciano, Vincenzo Catani, Collecorvino, Antonio Zaffiri, e Civitella Casanova, Marco D’Andrea, sono la prova dell’ottimo lavoro svolto sul territorio da chi ha saputo e saprà ben amministrare. C’è rammarico per la sconfitta registrata a Popoli, nonostante lo straordinario impegno dell’amico Mario Lattanzio, ma ovviamente continueremo a lavorare portando avanti tutte le battaglie gia’ aperte, a partire da quella per salvare l’ospedale e il diritto alla salute dei cittadini. Ma e’ ovvio sottolineare la straordinaria vittoria ottenuta a Manoppello e Penne, con Giorgio Di Luca e Mario Semproni, due territori dove il presidente D’Alfonso si e’ impegnato personalmente perdendo in maniera clamorosa e addirittura arrivando terzo con i propri candidati, scoprendo oggi un’amara realta’: il popolo non ha l’anello al naso e ha smesso da tempo di credere alle sue false promesse. Da oggi sui due territori comincia un duro lavoro, per cercare di rimettere in sesto due citta’ disastrate, ma vigilando affinche’ il governatore D’Alfonso mantenga le roboanti promesse sciorinate nei mesi della campagna elettorale, promesse ribadite a ogni incontro pubblico e che noi abbiamo opportunamente registrato”.

E’ il commento a caldo del capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri sull’esito delle elezioni amministrative nella provincia di Pescara.

“E’ andata benissimo, abbiamo confermato i nostri consensi riuscendo a strappare alla mal-amministrazione del Pd due territori, come Penne e Manoppello – ha ribadito Sospiri -. Nonostante la presenza costante del governatore su territori come Picciano, Collecorvino e Civitella Casanova, gli elettori hanno confermato la propria fiducia nei confronti di tre sindaci che hanno ben governato difendendo i diritti della gente e mantenendo fede ai propri impegni. Per Penne e Manoppello, ha quindi osservato il capogruppo, “L’espressione dell’elettorato rappresenta una ‘mozione’ di sfiducia proprio nei confronti del presidente D’Alfonso, i cui candidati sono arrivati addirittura terzi, segno di un popolo che non ce la faceva piu’ dello strapotere di un Pd arrogante e inconcludente.

Il nostro lavoro sui due territori comincia oggi. In particolare vigileremo affinche’ il governatore mantenga da questo momento tutte le promesse fatte negli ultimi mesi di campagna elettorale, a partire dall’imminente erogazione di fondi per il risanamento delle strade e per la tutela dell’ambiente, promesse arrivate a ogni incontro pubblico, che noi abbiamo registrato, e che tireremo fuori a ogni ritardo o ripensamento.

D’altro canto – ha ribadito infine Sospiri – non possiamo pensare che quei fondi verranno ora negati solo perche’ il governo delle citta’ e’ passato nelle mani del centrodestra, sarebbe molto grave per il governatore e soprattutto aprirebbe la strada a una opposizione dura”.

Rapino ha poi voluto replicare a quanto dichiarato qualche ora prima dal consigliere regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri.

“Le dichiarazioni del consigliere regionale Lorenzo Sospiri sul fatto che il voto amministrativo di ieri rappresenti una mozione di sfiducia al Presidente della Regione D’Alfonso appartengono al genere letterario del surrealismo. Ci rendiamo conto che negli ultimi anni il centrodestra è stato così poco abituato a vincere da entusiasmarsi per aver strappato qualche comune al centrosinistra, al punto da attribuirsi anche la rielezione a sindaco di un consigliere provinciale del Pd (Vincenzo Catani a Picciano), però forse anch’egli riconoscerà di essersi lasciato un po’ troppo andare affermando che le vittorie a Collecorvino e Civitella Casanova rappresentino una mozione di sfiducia al governo regionale” – afferma il Segretario del Pd Abruzzo Marco Rapino.

“Così come non è corretto attribuirsi il risultato di Manoppello e Picciano dove le due liste civiche sono di larghissima espressione politica. La realtà, dunque, è ben altra” – continua il Segretario. “Penne rappresenta senza dubbio una sconfitta dolorosa in un comune importante, su cui dovremo riflettere, che si differenzia da altri comuni come Popoli e Casoli pure interessati da una profonda riorganizzazione ospedaliera. Ma il dato politico complessivo della tornata elettorale di ieri ha un segno molto evidente di un primo successo per il Pd e le forze che compongono la coalizione di maggioranza regionale, che dovrà trovare conferma nel secondo turno.

Il centrosinistra ha stravinto a Francavilla al Mare, con un risultato senza precedenti che vede il Pd al 30% dei consensi ed il sindaco rieletto con i due terzi dei voti dei francavillesi. Il Pd insieme con altre forze di centrosinistra è in testa a Lanciano, e va al ballottaggio a Vasto con buone probabilità di rimonta. È in testa a Roseto degli Abruzzi, superando per ora il sindaco uscente di centrodestra e siamo certi che ricomponendo il centrosinistra saremo in grado di riconquistare il governo della città.

A Sulmona il ballottaggio è tra due schieramenti di centrosinistra, per quanto allargati a forze civiche, mentre il centrodestra è completamente fuori dai giochi. Complessivamente il Pd nei Comuni sopra i 15 mila abitanti si afferma nettamente come il primo partito.

Vinciamo inoltre in molti dei Comuni minori, confermando Popoli, Bellante, Castellalto, Casoli, riconquistando Tagliacozzo, e così via. Dunque, il consigliere Sospiri sbaglia due volte: la prima perché i cittadini votavano non per la Giunta Regionale ma principalmente per avere buone amministrazioni ed hanno confermato con il loro voto la credibilità della classe dirigente del Pd e del centrosinistra abruzzese.

E poi perché è esattamente vero il contrario di quanto egli afferma: queste elezioni rappresentano, in attesa del secondo turno, la piena conferma della forza del Pd e del centro sinistra al governo della Regione, il cui quadro di alleanze si rafforza in tutte le amministrazioni al voto a partire dai comuni maggiori.”

‘Il M5S cresce in tutta Italia, gli ottimi risultati di Roma e Torino sono il sintomo di un’Italia sempre più pronta al cambiamento’. Lo dichiara in una nota il M5S Abruzzo.

‘Anche in Abruzzo l’aria di cambiamento tira forte e, a dispetto dei detrattori e di quanti parlano ancora di voto di protesta, il M5S cresce e si conferma per il lavoro svolto e per i contenuti. Sono tanti i nuovi consiglieri comunali che entrano nei municipi abruzzesi per il M5S, in alcuni comuni abbiamo sfiorato la vittoria, un risultato incredibile ottenuto senza finanziamento pubblico, con costi ridottissimi delle campagne elettorali e presentandoci al voto con una sola lista, nessuna nessuna lista civetta ad hoc per rastrellare voti.

Nessun altro partito può dire lo stesso. Ogni nostro consigliere che entra in consiglio comunale è una poltrona che viene levata alla vecchia politica e significa controllo e trasparenza. Realtà come Teramo, Chieti e Pescara ci insegnano che il M5S anche dall’opposizione può fare un grande lavoro di controllo e di miglioramento delle proposte della maggioranza.

Da oggi dei cittadini con le mani libere sono entrati nei consigli, questo cambierà radicalmente le cose. Siamo sulla strada giusta, siamo in continua crescita e restiamo a lavoro per portare il M5S al governo di ogni istituzione’.

 

‘Salutiamo con grande soddisfazione l’elezione del nostro compagno Riziero Zaccagnini a sindaco di Tocco da Casauria con il 50,11%. Riziero dopo essere stato indicato dal New York Times come un esempio di sindaco all’avanguardia per le buone pratiche in materia energetica e sostenibilità era stato defenestrato da una congiura ordita dal vecchio sistema di potere PD-ACA. Dopo 5 anni di fallimentare amministrazione di PD e centrodestra ha vinto di nuovo’.

Lo affermano in una nota congiunta Maurizio Acerbo (segreteria nazionale PRC-SE), Marco Fars (segretario regionale PRC-SE) e Corrado Di Sante (segretario provinciale PRC-SE).

‘Grande risultato anche quello di Manoppello dove la nostra compagna Barbara Toppi è arrivata seconda con il 32,80% lasciandosi dietro la candidata del PD dalfonsiano.

Anche a Penne il nostro Gabriele Frisa ha ottenuto un buon 6% nonostante che Sel abbia come quasi ovunque in Abruzzo deciso invece di andare col PD.
Intorno al valore di tre nostri compagni che da anni fanno politica pulita si sono aggregate liste civiche alternative rispetto ai sistemi di potere locali, fondate sulla cittadinanza attiva e la partecipazione dal basso.
Rifondazione in provincia di Pescara ha seminato bene con un gruppo dirigente giovane e radicato nei movimenti. Un grazie di cuore a questi compagni che hanno dimostrato che si può essere radicali, combattivi e al tempo stesso competenti, innovativi e aperti.

Giudichiamo molto positivamente le esperienze di coalizioni alternative al PD come a Francavilla (Ch) dove con il 6% viene eletto il candidato sindaco Stefano Di Renzo con il contributo essenziale della lista Uniti a sinistra purtroppo indebolita dal fatto che Sel ha optato per l’alleanza col PD senza nemmeno riuscire a eleggere.

Anche a Roseto la coalizione capitanata da Rosaria Ciancaglione ha ottenuto il 29,1% e la lista Roseto progressista il 4,4% con il nostro compagno Marco Palermo che è risultato il candidato più votato (Sel ha fatto un’altra lista anche se nella stessa coalizione e prende 2,8).

Tutti segnali che la nostra linea, quella che abbiamo portato avanti alle regionali, di costruzione di un progetto di alternativa a sistemi di potere obsoleti produce risultati. Abbiamo continuato a seminare anche dopo l’esclusione da Regione e tanti comuni determinata non dalla scarsità di voti ma dalla scelta di non allearci con il PD.
Confidiamo che questi risultati incoraggino tanti compagni e cittadini in tutto l’Abruzzo che condividono con noi valori e programmi a uscire dalla rassegnazione e dalla passività.

Va registrato che la linea di alleanza subalterna di Sel al PD in Abruzzo non ottiene grandi risultati se non quello di indebolire la sinistra.

E’ indubbio che il dalfonsismo è già spompato e in crisi. Va costruita in Abruzzo, come accaduto a Napoli, un’alternativa a due coalizioni praticamente intercambiabili fondata non su improvvisati personaggi sconosciuti ma sul protagonismo di attivisti credibili.

Da questi risultati emerge la necessità di lavorare con ancor maggiore impegno per rivitalizzare il nostro partito in tutti i territori non per conservare una riserva indiana ma quale strumento a disposizione di tutte le persone che vogliono costruire un’alternativa onesta, solidale, ambientalista e di sinistra’, concludono gli esponenti abruzzesi di estrema sinistra.

 

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