Ato unico, Di Giuseppantonio: “Gestione dell’acqua alle province”

enrico_di_giuseppantonioPer evitare gli sprechi ma allo stesso tempo scongiurare che le risorse idriche siano monopolizzate da un organismo regionale che le sottragga al controllo democratico dei Comuni, bisogna che la gestione dell’acqua passi attraverso le Province. E’ questa la proposta ribadita dal presidente dell’Unione delle Province d’Abruzzo (Upa) e della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, in merito al progetto regionale di riforma degli Ato che prevede la creazione di un unico gestore per la gestione del ciclo idrico in tutta la regione.

Pur condividendo la volontà del Presidente della Regione Gianni Chiodi di migliorare i servizi e contenere i costi, Di Giuseppantonio ribadisce la necessità di affidare alle Province il passaggio delle funzioni e le competenze di indirizzo e controllo di una risorsa così fondamentale, in virtù anche della specificità di tale Ente che si colloca come figura intermedia tra Regione e Comuni.

“Questa riforma” ha detto il presidente della Provincia di Chieti “rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione nel modo di amministrare una realtà delicata come il ciclo integrato dell’acqua: ci permetterebbe di avere un servizio che si basi su economie di scala e risparmi concreti, permettendo contemporaneamente l’alleggerimento delle bollette che pagano i cittadini e il reinvestimento delle somme risparmiate in strutture, come fogne e reti idriche e in servizi innovativi”.

Di Giuseppantonio ha anche annunciato che a breve l’Unione delle Province presenterà una proposta di legge regionale per inquadrare in un provvedimento legislativo questo passaggio di competenze che rappresenterebbe un obiettivo strategico da conseguire al più presto.

 

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