Petrolio Abruzzo: parere negativo della Commissione VIA per Ombrina Mare

petroliera_1Nella seduta di giovedì 7 ottobre 2010 la Commissione Valutazione Impatto Ambientale (VIA) nazionale ha espresso parere negativo sul progetto Ombrina Mare della Mediterranean Oil and Gas, una piattaforma petrolifera che doveva essere realizzata nel mare di fronte le coste dell’Abruzzo. “Si tratta di una decisione molto importante – ha dichiarato Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo – in quanto per la prima volta viene applicata su un progetto di coltivazione di un giacimento minerario la disposizione del Ministro Prestigiacomo sullo stop alle trivellazioni nella fascia marina delle cinque miglia dalla costa”.

Il parere negativo espresso dalla commissione ministeriale rappresenta un importante riconoscimento per l’articolato movimento abruzzese che, costituito da associazioni e comitati, da oltre tre anni si sta opponendo al rischio concreto di deriva petrolifera regionale.GolettaVerdeBlitzOmbrina2
“La bocciatura conferma la validità delle nostre ragioni espresse simbolicamente questa estate durante il blitz di Goletta Verde proprio sulla piattaforma Ombrina Mare 2 – ha concluso Angelo Di Matteo – Uscire dal petrolio resta l’obiettivo della nostra battaglia per una politica energetica sostenibile basata sull’efficienza, sulle fonti rinnovabili e sull’innovazione tecnologica”.

 

“Salutiamo con gioia ed orgoglio la pronuncia della Commissione nazionale per la Valutazione di Impatto Ambientale che dà ragione alle osservazioni formali presentate dalla Provincia di Chieti contro il progetto denominato Ombrina Mare 2: è stata premiata la nostra scelta precisa e netta di opposizione ad una deriva petrolifera che danneggerebbe in maniera irreparabile il nostro modello di sviluppo”. Così il consigliere delegato ai problemi della petrolizzazione, Franco Moroni, commenta la bocciatura da parte della Commissione nazionale per la Valutazione dell’Impatto ambientale della piattaforma Ombrina Mare 2. Il presidente Enrico Di Giuseppantonio ha sempre mantenuto una posizione precisa e ferma su ogni tipo di trivellazione, in mare e sulla terraferma, ed ha appoggiato con grande convinzione tutte le iniziative dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e dei comitati civici contro tutte le installazioni di questo tipo: grazie alla sua fermezza e al concorso di tanti cittadini siamo riusciti a conseguire questo primo risultato importantissimo, cui speriamo seguiranno simili pronunciamenti nei confronti delle altre osservazioni presentare al Ministero dell’Ambiente. Anche grazie al nostro continuo pressing istituzionale si è determinata l’adozione da parte del Ministero della norma sul divieto di trivellazione nella fascia marina compresa entro le cinque miglia dalla costa che oggi per la prima volta è stata utilizzata. Spiace che in questo giorno di soddisfazione per tutti il presidente di Legambiente Abruzzo Angelo Di Matteo, che tra l’altro è sempre stato assente ai tavoli convocati dalla Provincia insieme alle associazioni ambientaliste ed ai comitati civici, disconosca il grande impegno della Provincia e dei Comuni contro il rischio petrolizzazione: la battaglia è stata di tutti, combattuta unitariamente e con un comune obiettivo, che stiamo iniziando a conseguire. Non è bene fare le primedonne in un momento in cui tutte le forze devono rimanere unite”.

“La bocciatura di Ombrina Mare 2 da parte della Commissione nazionale per la Valutazione d’impatto ambientale premia la scelta di questo governo regionale di ostacolare in maniera decisa la deriva petrolifera che, da sempre abbiamo ritenuto, possa danneggiare gravemente il nostro ambiente e la nostra economia”. Lo ha detto il presidente della Regione Gianni Chiodi sottolinenado come, sin dalla sua campagna elettorale, abbia portato avanti una ferma opposizione al rischio petrolizzazione assumendo una posizione chiara sia sulla sua contrarietà alla realizzazione del Centro Oli che su ogni tipo di trivellazione sulla terraferma. “Ho sempre detto” ha aggiunto “che sulle trivellazioni in mare, non di nostra competenza, avremmo fatto una forte pressione politica sul Governo in modo da scongiurare la realizzazione di impianti al largo della nostra costa. Oggi continuiamo ad avere riprova della veridicità delle mie assicurazioni e della infondatezza delle critiche di tutti coloro che, strumentalmente, cercano di diffondere tra la popolazione abruzzese false informazioni sui reali indirizzi di questo governo regionale. Quello che mi preme sottolineare, a riprova che questa amministrazione non è mai stata favorevole, è il fatto che non esiste nessuna concessione petrolifera a noi riconducibile. Siamo contro tutti i progetti petroliferi, nel nostro mare e nella nostra terra mentre in passato il piano, come tutti ricorderanno, è stato sostenuto ed appoggiato da esponenti del centro sinistra che hanno sottoscritto atti ufficiali per concedere le approvazioni alla trivellazione e tutte le autorizzazioni per impianti come il Centro Oli che noi, insieme al Governo centrale, abbiamo definitivamente bloccato. Le tematiche ambientali rappresentano invece, una priorità per questa amministrazione, una sfida per un futuro ecosostenibile. Siamo sempre più impegnati a garantire uno sviluppo concreto nel campo della sostenibilità energetica e ambientale“.

 

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