Castiglione: “L’economia abruzzese non è al collasso”. Intanto pensa alla Riforma dei Consorzi

alfredo_castiglioneL’assessore regionale allo sviluppo e all’Innovazione Alfredo Castiglione non ci sta alla definizione di “economia abruzzese al collasso”. “La nostra” spiega “è una Regione commissariata e non può quindi disporre di risorse finanziarie endogene per lo sviluppo economico. Sappiamo tutti che in Abruzzo si pagano gli addizionali Irap e Irpef più alti d’Italia, a causa del ripianamento del debito della sanità. Se però continuiamo a fare la politica di colui che guarda dallo specchietto retrovisore, non riusciremo mai a guardare oltre“.

“Una parte delle misure Por-Fesr” continua Castiglione “sarà destinata ai consorzi Fidi per il loro patrimonio sociale, e per renderli più forti finanziariamente e competitivi verso il mondo bancario, in modo da poter prestare maggiori garanzie al mondo che produce. Materialmente attraverso quei Confidi che rispetteranno i limiti e i parametri della legge approvata qualche mese fa, e i cui effetti si vedranno non prima di qualche anno, si potrà accelerare questo processo. Altre misure Por-Fesr saranno a breve destinate alla ricerca di servizi, assieme alla costituzione dei poli di innovazione. Che poi il pacchetto anticrisi non stia dando gli effetti desiderati, lo si deve soprattutto alla scarsa attenzione che il mondo bancario ha dato e sta dando in questo momento al territorio, visto che solo due o tre istituti hanno aderito sia al consolidamento, che al pagamento del mutuo prima casa, nonostante l’Abi avesse sottoscritto le convenzioni, garantendo l’adesione delle banche abruzzesi. In questo caso stiamo riattivando il tavolo di lavoro per far meglio comprendere e assimilare i provvedimenti”.

Intanto, nella giornata di ieri l’assessore Castiglione ha incontrato i commissari dei consorzi, sindacati, le parti sociali e i delegati delle Università di Chieti-Pescara, Teramo e l’Aquila per discutere della riforma dei consorzi industriali abruzzesi commissariati. All’incontro hanno preso parte anche i rappresentanti della associazioni di categoria, quali Confartigianato, Confindustria, Casartigiani, Pmi Abruzzo, Upa, Cgil, Cisl, Uil, Anci e Api. Si è parlato della riforma dei consorzi Asi, nel quadro della definizione del nuovo modello integrato di sviluppo economico del territorio.

In Abruzzo vi sono 7 consorzi: 3 in provincia dell’Aquila, 2 in provincia di Chieti, uno a Teramo e uno a Pescara. Risale ai primi anni ‘90 l’avvio del dibattito sul loro superamento. Nel 1995, i consorzi abruzzesi vengono temporaneamente commissariati in vista dell’attuazione di un progetto di riforma che, tuttavia, non vedrà mai la luce. Il periodo di commissariamento si protrae per diversi anni, per essere interrotto sotto la Giunta Del Turco e poi ripristinato dal Governo attuale con l’intento di procedere alla riforma. Il dato relativo al 2008 evidenzia un costo di produzione di oltre 17milioni di euro, a fronte di un valore di produzione di oltre 13milioni, con una perdita non irrilevante di quasi 4milioni di euro.

“Oggi” ha detto Castiglione “la riforma dei Consorzi Asi viene affrontata inserendola nel quadro più ampio delle politiche di intervento della Regione per la ridefinizione di un nuovo modello integrato di sviluppo economico territoriale. La legge di Riforma si basa su un punto chiave: l’accorpamento in un unico soggetto, di natura pubblica, di tutte le funzioni, attività, infrastrutture e risorse umane, attualmente in capo ai singoli Consorzi. L’obiettivo è quello di coniugare la salvaguardia ambientale con la pianificazione territoriale e la competitività delle imprese“.

 

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