Ecotur a Tortoreto, cala il sipario: in crescita il turismo natura

Si è conclusa la 26esima edizione di Ecotur 2016, la Borsa internazionale del Turismo Natura, ospitata nel complesso turistico del Salinello a Tortoreto.

 

 

 

La seconda giornata ha visto protagonisti i relatori della tavola rotonda “Vivere la Vela a Roseto Capo Spulico – Viaggiatori per scelta”, a cura del Comune di Roseto Capo Pulico.

Anche quest’anno Ecotur ha visto la presenza di cinquanta tour operator da 12 Paesi europei, un evento che ha richiamato a sé la presenza massiccia di operatori del settore da tutta Italia. Un ambiente cosmopolita ha ospitato gli incontri “business to business” che hanno visto al centro dell’attenzione il Turismo VerdeBlù, tra parchi, destinazioni natura di mare e montagna, borghi e cultura, senza tralasciare il buon cibo, con prodotti di qualità fino al biologico.

Anche quest’anno, i protagonisti dell’evento sono stati i professionisti del settore turistico, sia buyers che sellers, arrivati dall’Italia e dall’Europa, manifestando, ancora una volta, un alto indice di gradimento nei confronti di questo importante appuntamento internazionale che l’Abruzzo ospita con successo. Presenze da Olanda, Germania, Inghilterra, Spagna, Ungheria, Norvegia, Belgio, Russia, Polonia e altre ancora, per il Nature Tourist Workshop che include la Borsa dei Parchi, in cui le richieste degli operatori internazionali della domanda turistica si sono incrociate con l’offerta di albergatori e consorzi in grado di proporre le migliori soluzioni nel campo del Turismo VerdeBlù.

Due giorni imperdibili che hanno raccolto l’interesse di operatori, istituzioni e addetti ai lavori di un settore che negli anni, e nonostante la congiuntura economica difficile, continua a produrre numeri positivi, fino a superare quota 104 milioni di presenze in Italia e un fatturato di più di 12 miliardi di euro nel 2015.

“L’Abruzzo è una regione che ha voglia di scoprirsi e farsi apprezzare”, ha detto Camillo D’Alessandro, delegato al Turismo della Regione Abruzzo, “grazie ad una presenza così massiccia di operatori che ci aiutano a raccontare il meglio di ciò che siamo. L’Abruzzo ha i numeri per essere una meta turistica ambita: 131 chilometri di costa; la più alta vetta degli Appennini; 700 mila ettari di parchi. Mi auguro che negli anni a venire, in tanti torneranno qui e saranno veicolo comunicativo”.

“C’è una sola manifestazione così in Italia, ed è Ecotur”, ha detto Enzo Giammarino, fondatore e presidente di Ecotur, “davanti ad una difficoltà generale questa è una realtà concreta e viva. Un evento internazionale per la cui realizzazione quest’anno è stata scelta la suggestiva location del Villaggio Turistico Salinello, infrastruttura multifunzione che consente di vivere più iniziative in contemporanea e che si estende su una superficie di 150 mila metriquadri nel cuore della riviera adriatica. Siamo consapevoli che il successo anche di questa 26esima edizione nasca dall’aver anticipato il futuro, puntando, da subito, su un prodotto turistico preciso, riconoscibile, con un suo mercato specifico: il Turismo Natura. E dall’aver saputo cogliere le novità adeguando l’offerta ai tempi. Perciò possiamo dire che Ecotur anche nel 2016 si conferma “hub” della conoscenza e del Turismo VerdeBlù”.

Nel pomeriggio di venerdì 1, si è tenuto il seminario “La cultura dell’accoglienza e i prodotti di qualità fino al bio: elementi fondamentali per la soddisfazione del turista ospite e la promozione territoriale”, con la presenza di Dino Pepe, assessore regionale alle Politiche agricole e allo Sviluppo rurale.

Sempre venerdì, alla presenza dell’assessore regionale a Parchi e Riserve, Donato Di Matteo, è stato presentato il XIII Rapporto Ecotur sul Turismo Natura, con le cifre sui flussi di mercato e le tendenze del settore, a cura di Istat, Enit e Università dell’Aquila, curato dal coordinatore scientifico Tommaso Paolini: un rapporto atteso da studiosi e mass media per conoscere sia le performance dei singoli parchi nel 2015 che le tendenze dell’anno in corso.

I dati esposti ci dicono che il Turismo Natura si conferma in crescita significativa anche nel 2015 e che nella Top 10 dei Parchi preferiti dagli italiani, al 1° posto c’è proprio il Parco Nazionale d’Abruzzo, del Lazio e del Molise, seguito dal Gran Paradiso e dal Parco delle 5 Terre. Quest’ultimo è il più amato dagli stranieri, a seguire, l’Arcipelago Toscano e il Gargano. Si conferma quindi la preferenza della domanda internazionale verso il “Blu” italiano, mentre la domanda interna chiede il “Verde”, e in questa direzione, la scelta della vacanza attiva vede al 1° posto il biking, poi il trekking e l’escursionismo.

I dati consuntivi relativi al 2015 evidenziano una crescita continua del Turismo Natura. “Lo scorso anno”, si legge nel rapporto, “nonostante la marginalissima ripresa economica, il Turismo Natura non solo ha mantenuto le posizioni ma è riuscito addirittura a migliorarle in maniera sensibile, specialmente nella componente straniera”.

I parchi e le aree protette costituiscono il segmento più rappresentativo del Turismo Natura, seguito a ruota da “i borghi più belli d’Italia”, il cui risultato rappresenta in assoluto la migliore performance. A seguire, il turismo rurale, il mare e le riserve marine, l’agriturismo e la montagna, che retrocede di due posizioni rispetto all’ultima rilevazione. In ultima posizione, il turismo lacuale.
La provenienza dei turisti natura è in misura maggiore nazionale con un 40%, in leggera crescita rispetto all’ultimo valore rilevato. La provenienza europea e quella del “resto del mondo” sono in aumento rispetto ai livelli del precedente Rapporto. Il paniere di spesa giornaliera del turista straniero è di 107 euro al giorno, quello del turista italiano di 67 euro al giorno.

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