M5S: ‘D’Alfonso annega nelle acque inquinate d’Abruzzo’

Pescara. ‘Un intervento d’emergenza inutile e costoso per cercare di salvare il salvabile (e la faccia) a 3 mesi dalla stagione estiva. La proposta di mettere delle barriere di plastica alla foce del fiume arriva da un gruppo balneatori, che giustamente in assenza di una politica seria ed efficace, cercano di salvare la stagione per le loro attività. E pare che nulla di meglio sia riuscito a contemplare il Presidente che prometteva fiumi e mari puliti, anzi forse non gli sembra vero che qualcuno abbia proposto qualcosa svincolandolo dalle sue responsabilità politiche’.

Lo afferma in una nota il M5S Abruzzo.

“Fare propria questa idea è la prova di come un governo senza visione e programmazione agisca nell’emergenza con una “non soluzione”, che non risolverà il problema ma che costerà 200mila euro di soldi pubblici” commenta Gianluca Vacca “Il presidente D’Alfonso aveva promesso fiumi puliti e godibili” continua Vacca “ed oggi si trova a tamponare le acque sporche dei fiumi con una tecnica che si usa nelle emergenze ambientali ma non risolverà il problema in Abruzzo”.

“L’unica operazione che la Regione dovrebbe fare” incalza Domenico Pettinari” come noi del M5S sosteniamo da tempo (ma senza essere ascoltati) è una mappatura degli scarichi abusivi; un controllo serrato con sanzioni altissime per privati e pubblici che non sono a norma; una sorveglianza costante dei fiumi ed un’opera di risanamento di tutti i depuratori presenti nel territorio regionale.

La regione” conclude Pettinari “come abbiamo ampiamente dimostrato, è a conoscenza di questa situazione da tempo. Ad oggi, a parte interventi farsa su scarichi già chiusi e l’assunzione di una proposta non sua , il Presidente non ha mantenuto la promessa fatta in campagna elettorale. Una delusione, l’ennesima, a chi aveva dato fiducia a questo governo”.

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