D’Alfonso e Lolli agli imprenditori abruzzesi: ‘nuova programmazione europea per riconnetterci al mondo’

Pescara. . “Siamo esigenti e ambiziosi. Siamo una Regione che vuol far accadere le cose”. Il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, davanti agli imprenditori abruzzesi ha parlato di una “Regione pronta fare la sua parte, a non tirarsi indietro, a pensare e a muoversi come fanno le aziende”.

Lo ha fatto nella sede della Fater dove la Regione Abruzzo ha riunito imprese e parti sociali per avviare la programmazione europea 2014-2020 nel segno della sostenibilità. “La sostenibilità è un vincolo morale del territorio – ha detto il presidente Luciano D’Alfonso – e noi come Regione abbiamo intenzione di rinsaldare questo legame. All’Europa dico che l’Abruzzo non avrà le difficoltà che si sono evidenziate nelle precedenti programmazioni europee, perché questa volta la decisione delle attività da finanziaria verrà delegata a chi ha un vincolo con questo territorio e non si tratterà più di progetti piovuti dall’alto, che hanno un padre e un padrino”. Ma la programmazione dal territorio è solo un aspetto del “nuovo Abruzzo europeo”. Una parte fondamentale è destinata a recitarla “la nuova organizzazione della Pubblica amministrazione – ha fatto notare D’Alfonso -. I regolamenti attuattivi del governo sulla riforma Madia disegnano una pubblica amministrazione ‘sartoriale’, a misura dell’interlocutore e dunque a misura delle esigenze delle imprese, con il graduale e ragionato alleggerimento delle procedure amministrative. Coni il presidente del Consiglio dei ministri le Regioni si apprestano a firmare un’intesa che vada nella direzione indicata”. In Europa, dunque, l’Abruzzo dei prossimi sette anni “sarà diverso” e dunque “affidabile e pronto a lavorare”. Ma sarà anche un Abruzzo che è pronto a valutare quanto realizzato e previsto nella programmazione. “La verifica, il giudizio finale e la rendicontazione verranno fatti insieme – ha concluso Luciano D’Alfonso -, valuteremo sul campo quello che si è fatto e che quello che non si è fatto; rendiconteremo i progetti veri e quelli realizzati, evitando accuratamente di ripetere invece quanto accaduto in passato”.

“Riconnettiamo l’Abruzzo al mondo per aprire una nuova fase di crescita”. Giovanni Lolli apre la nuova stagione di programmazione europea in vista dei nuovi fondi strutturali 2014-2020. “Ma vogliamo che sia una stagione diversa, che guardi alle indicazioni dell’Unione europea, che sia in grado di aprire una nuova fase di sviluppo, che soprattutto si conformi alle esigenze delle imprese e del territorio. Vogliamo, in una parola, che sia sostenibile, dove per sostenibilità deve intendersi di essere persuasi che conviene”. Da qui nasce l’appuntamento alla Fater di Pescara, “Abruzzo: dal territorio all’industria. Un’idea sostenibile”, che vede al centro imprese, Regione e parti sociali in grado di pensare e disegnare un modello sostenibile di crescita da calare nella programmazione europea del fondi. “E’ la prima volta che accade – dice Giovanni Lolli – com’è la prima volta che la Regione si siede con le aziende abruzzesi per stilare gli indirizzi strategici della politica industriale dei prossimi anni. Lo facciamo in virtù dell’esperienza accumulata nelle precedenti programmazioni. Ma lo facciamo soprattutto perché si sottoscrivi la Carta di Pescara, cioè un patto tra le imprese e la Regione nel quale gli investitori sappiano quali siano le strade e le linee da seguire per ottenere premialità nei bandi comunitari”. Ma proprio alla vigilia della nuova programmazione europea il vicepresidente della Giunta regionale ha invitato l’Abruzzo a “riconnettersi al mondo”. “Questa regione – ha spiegato Lolli – è cresciuta solo quando ha deciso di connettersi al mondo circostante, solo quando è voluta uscire dall’isolamento nel quale culturalmente ha propensione a chiudersi. In questo momento questa è una regione distratta, lontana dai temi dello sviluppo e del lavoro, attenta invece al campanile, alla sede di questo o di quell’ufficio pubblico e non capisce che in questo modo è scollegata alla realtà e dunque allo sviluppo e alla crescita. Noi abbiamo il dovere politico di riportare al centro questi temi, di riattivare il flusso”. In questo senso, Lolli ha voluto sottolineare l’impegno del presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, nell’attività di riconnessione dell’Abruzzo, “a partire dal reinserimento dell’Abruzzo nelle reti Ten-t e nella programmazione del Masterplan, questioni che non erano affatto scontate e nelle quali è stata decisiva l’azione del presidente D’Alfonso”.

Parlando invece della programmazione europea appena terminata, il vicepresidente Lolli ha fornito qualche cifra sullo stato di utilizzo, impegno e rendicontazione dei fondi strutturali 2007-2013. “Sul Fesr abbiamo rendicontato il 108% andando oltre, così come auspica sempre l’Unione europea; nel Fse abbiamo raggiunto il 100% e lo stesso risultato lo abbiamo ottenuto nel Fas. Questi risultati – ha aggiunto Lolli – sono stati raggiunti grazie al duro lavoro fatto negli ultimi 20 mesi. Perché circa due anni fa, quando cioè siamo entrati nella gestione politica e amministrativa della Regione, i numeri erano molto, molto diversi. Il Fesr, che aveva una dotazione di 375 milioni di euro, poteva contare all’estate 2014 su una certificazione di 200 milioni di euro; l’Fse aveva bloccati 60 milioni di euro; il Fas, con una dotazione originaria dei 610 milioni di euro, aveva 1,8 milioni spesi e solo 200 assegnati. Questi dati – ha precisato Lolli – danno la misura del lavoro che è stato fatto negli ultimi mesi, lavoro che ha permesso di recuperare in termini numerici ma soprattutto in termini di credibilità con l’Unione europea”. Il vicepresidente ha detto chiaramente che “per la prossima programmazione non possono ripetersi i ritardi che ci sono stati nella 2007-2013, per questo dobbiamo creare le condizioni migliori per attuare al meglio i programmi operativi futuri”.

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