Bilancio, Corte Conti “boccia” l’Abruzzo M5S: giunta faccia chiarezza

La Corte dei Conti della Regione Abruzzo non ha parificato i risultati finanziari dell’esercizio 2013, derivanti da residui inattendibili, dall’utilizzo di economie vincolate e dalla mancata neutralizzazione dell’anticipazione di liquidità ricevuta dal governo.

 

 

 

 

Detto in parole più semplici, la Corte ha rilevato che il rendiconto presentato ad agosto 2015 dal governo di Luciano D’Alfonso, presentato con una situazione finanziaria in attivo, presenta invece una situazione dei conti in rosso, con almeno 773.000.000,00 di euro di debito volutamente occultati, che potrebbero risultare anche molti di più dopo un corretto accertamento dei residui, accertamento che la regione, per ovvi motivi, si è ben guardata dall’effettuare.

 

 

 

 

Del resto, con una situazione come questa, con quale faccia il Presidente della Giunta avrebbe potuto giustificare agli abruzzesi l’ulteriore recente indebitamento di 100.000.000,00 di euro che peseranno come un macigno sulle spalle delle prossime generazioni?” Questa la riflessione di Gianluca Ranieri sulla sentenza della Corte dei Conti relativa alle casse della Regione Abruzzo.

 

 

 

 
“La Corte” continua Ranieri “ non ha potuto non rilevare come la mancata redazione tempestiva, accurata e veritiera dei bilanci, abbia pesanti riflessi su tutta l’attività di gestione e di programmazione regionale la quale proprio su quei bilanci si basa e che dunque, ad oggi, viene inevitabilmente portata avanti con criteri che poco hanno a che fare con una gestione prudente e consapevole”.

“Si spiegano facilmente” afferma il consigliere regionale “le reticenze del governatore D’Alfonso e dell’assessore Paolucci in merito alla condivisione delle scelte di bilancio, più e più volte richiesta dal Movimento 5 Stelle e che ha condotto centro destra e centro sinistra ad inscenare uno scandaloso teatrino ai danni della finanza pubblica e degli abruzzesi. Si spiega altresì perché siano ancora di là da venire le approvazioni dei bilanci 2014 e 2015, previste rispettivamente per luglio e dicembre ma che, stando a quanto si è visto finora, aspetteremo probabilmente fino a fine legislatura”.
“Non valga la giustificazione che il disavanzo generato sia da attribuire alla precedente giunta, perché la mistificazione del bilancio 2013 ha un solo responsabile: l’attuale governo regionale, che ha preferito utilizzare stratagemmi contabili piuttosto che ammettere di dover fare i conti con una situazione finanziaria disastrosa e probabilmente destinata a peggiorare, viste le scelte scellerate portate avanti da Luciano D’Alfonso e dal suo assessore al bilancio” sentenzia Ranieri “ Al massimo si potrebbe parlare di un’ipotesi di complicità tra l’attuale governatore e il precedente per nascondere la verità ai cittadini abruzzesi e sicuramente di un concorso di colpe che avrà come conseguenza una regione Abruzzo travolta dal debito”.
“Alla luce di tutto ciò risulta indispensabile che la Regione permetta alla Corte dei Conti di verificare in tempi brevissimi la correttezza dei bilanci per l’accertamento della reale situazione debitoria” conclude.

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