Imprese, Castiglione traccia un bilancio di “Vivere l’Abruzzo”

Alfredo_Castiglione_04Per la prima volta, quindici giovani imprenditori provenienti da Canada, Brasile e Venezuela, ma di origine abruzzese, grazie ad una convenzione stipulata da Regione Abruzzo e Istituto per il Commercio Estero, hanno trascorso due settimane in Abruzzo per partecipare ad uno stage formativo nella sede dell’assessorato alle Attività Produttive e ad incontri con aziende ed imprenditori delle quattro provincie abruzzesi per avviare rapporti ed interscambi commerciali.

L’iniziativa “Vivere l’Abruzzo“, che si conclude domani 17 luglio, è stata illustrata questa mattina a Pescara, nella sede della Regione, dal vice presidente ed assessore allo Sviluppo Economico Alfredo Castiglione, e dal direttore dell’Ice Abruzzo Carlo Cianci, alla presenza degli stessi giovani imprenditori.

“Uno degli obiettivi principali” ha spiegato Castiglione “era quello di rafforzare ulteriormente la presenza del made in Italy e del made in Abruzzo, in alcuni dei mercati dove la comunità abruzzese è maggiormente radicata ed inserita nel contesto socio-economico e culturale offrendo, al tempo stesso, a dei giovani operatori economici di origine abruzzese la possibilità di perfezionare la loro professionalità, di allargare la loro rete di contatti con il mondo della nostra imprenditoria e di acquisire quegli elementi necessari al miglior approccio con la nostra realtà produttiva”.

Edilizia, tessile, agroalimenatare e macchinari ad alta tecnologia sono stati i settori di riferimento delle aziende abruzzesi con cui i quindici imprenditori, in ragione della loro attività, hanno avuto contatti.

“Si tratta di una iniziativa che replicheremo sicuramente” ha aggiunto l’assessore “anche perchè questa formula, che prevede un investimento relativamente basso, consente di avere un notevole ritorno di immagine e concreti riscontri economici per le aziende abruzzesi interessate all’export. A mio avviso, questo modo di operare significa tradurre in concreto quel concetto, a volte abusato, secondo cui gli abruzzesi nel mondo possono rappresentare davvero i migliori ambasciatori della nostra economia e della nostra cultura”.

 

 

 

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