Abruzzo flagellato dal maltempo: neve in quota, burrasca, fiumi in piena AGGIORNAMENTI

Non si arresta l’ondata di maltempo che sta colpendo in queste ore l’Abruzzo. Le situazioni più critiche si registrano nelle zone montuose dell’aquilano e del pescarese sebbene anche sulla costa le abbondanti precipitazioni piovose abbiano causato alcuni disagi. Nella notte, infatti, sono state chiuse le golene a Pescara, mentre a Sambuceto tutti i sottopassi sono allagati, rendedno impossibile il transito, con inevitabili problemi  per la viabilità e a Montesilvano è stata chiusa via Po, la traversa che porta al lungomare.

I forti venti hanno anche causato delle burrasche e al porto di Giulianova è stato necessario rinforzare gli ormeggi. Le onde, alte più di due metri, hanno raggiunto il lungomare di Cologna e della zona sud di Roseto, mentre l’erosione della spiaggia si è notevolmente accentuata tra Pineto e Silvi, tra la zona del Calvano e la Torre di Cerrano e tra Martinsicuro e Villa Rosa.

Diversi sono stati gli interventi dei Vigili del Fuoco ma non si è registrata l’emergenza dello scorso marzo anche grazie ai lavori di pulitura dei fossi e al taglio dei rami lungo le arterie più trafficate come le statali 80, 16 e 150.

Le nevicate continuano ad essere copiose nelle zone interne dove, come a Passolanciano e sulla Maielletta, hanno raggiunto già l’altezza di un metro. La strada che porta a Lettomanoppello al momento è impercorribile mentre da Pretoro è possibile viaggiare solo con catene o gomme termiche. Sempre le precipitazioni nevose hanno causato un black out a Caramanico terme.

Ai Prati di Tivo la coltre nevosa ha raggiunto una settantina di centimetri mentre a Valle Castellana si registrano notevoli disagi, anche nelle sue nomerose frazioni, a causa di un solo spazzaneve in servizio che di fatto rende difficilmente agibili le strade del paese, isolando alcune abitazioni. Diversi genitori hanno scelto di non mandare i loro figli a scuola vista le pericolosità del transito sulla rete stradale  nel quale la neve ha superato il mezzo metro di altezza e da diverse ore manca anche l’energia elettrica.

Ma le interruzioni di corrente vengono registrate in diverse parti della regione, con vari black out a macchia di leopardo e i tecnici dell’Enel sono al lavoro in diverse zone per sistemare i conduttori danneggiati dal maltempo.

Un parziale miglioramento è previsto a partire dal pomeriggio di domani, mentre nel fine settimana il tempo dovrebbe migliorare in maniera graduale con schiarite e un innalzamento delle temperature.

CATENE OBBLIGATORIE IN 15 SP DELLA PROVINCIA DI TERAMO. Anticipato il Piano Neve che sarebbe dovuto scattare – da contratto – dal primo dicembre. Da questa mattina alle 6.30 anche i mezzi delle ditte private affidatarie del servizio sono in azione sulle strade provinciali. A Valle Castellana, comprensorio dove nessuna ditta ha risposto all’interpello della Provincia, sono al lavoro i mezzi e le squadre dell’ente ma, come sottolinea il consigliere delegato alla viabilità: “si tratta di una circostanza che supereremo presto”.

A regime dovrebbero essere 23 le ditte private che affiancano la Provincia nella gestione del Piano Neve: per loro la novità dell’obbligo dell’installazione del Gps per il controllo chilometrico. Dopo le criticità registrate nelle prime ore del mattino, sono percorribili le provinciali per Pietracamela e Prati di Tivo. Al numero verde per la viabilità 80017069 sono arrivate cinque segnalazioni, fra queste le più significative: si è allagato il sottopasso dello Stampallone, un albero è caduto sulla provinciale 42 a Sant’Omero; un abbassamento stradale a Villa Bozzi sulla Atri-Castilenti.

Su 15 strade provinciali con un’ordinanza del dirigente Leo Di Liberatore, è stato disposto l’uso obbligatorio dei pneumatici da neve o delle catene a bordo.

BLACKOUT VALLE CASTELLANA. Proprio a proposito del blackout sulla linea di Valle Castellana, si registrano distacchi di corrente anche a Civitella ed Alba Adriatica ad essa collegata. Operai al lavoro anche in questi casi.

DISAGI E ALLAGAMENTI A PESCARA E NELL’AREA METROPOLITANA. A Pescara, in via Spaventa, le idrovore sono al lavoro per liberare la strada allagata. Chiusa al traffico, sempre perché allagata, anche via Salara Vecchia; stessi provvedimenti hanno interessato altre strade. Chiuse anche la Pineta D’Avalos e la riserva dannunziana. Allagamenti segnalati anche al canile e nel piazzale antistante il Comando provinciale dei vigili del fuoco, che ha tutte le squadre fuori per gestire gli interventi, in città e in provincia. Problemi per un blackout in una scuola di Borgo Marino e infiltrazioni d’acqua in alcuni istituti scolastici di Pescara. In via Luca da Penne, gli operatori di Attiva hanno liberato un tombino che ha procurato l’allagamento dell’ingresso ad una palazzina abitata da persone anziane. Sul posto si è recato anche il sindaco, che da questa mattina è in giro per la città per monitorare la situazione. Disagi anche in piazza Grue.

Problemi anche a Montesilvano, dove sono stati chiusi il sottopasso di viale Europa e diverse strade, tra cui via Piemonte, via Simeto, via Timavo, via L’Aquila; allagamenti nel retropineta e nella zona di Santa Filomena. I maggiori disagi si registrano in via Lugano, dove l’acqua ha raggiunto il mezzo metro di altezza, invadendo le abitazioni. Al lavoro la Protezione civile e i Vigili del fuoco del distaccamento di Montesilvano.

Straripa fiume Osento, tra Pescara e Termoli si circola su un solo binario.  E’ stato riaperto alle 14:45 uno dei due binari della ferrovia adriatica nel tratto fra Termoli (Campobasso) e Pescara, dove ora si viaggia, pure se con lieve limitazione di velocità. Si sta lavorando per ripristinare la circolazione anche sul secondo binario invaso questa mattina dalle acque del fiume Osento, esondato in provincia di Chieti. Sensibili le ripercussioni sul traffico ferroviario, con forti ritardi anche per i convogli in partenza da Pescara verso nord.

La circolazione ferroviaria era stata interrotta tra Pescara e Termoli dalle 10.30 di questa mattina per l’esondazione del fiume Osento nei pressi della foce tra Torino di Sangro e Casalbordino. Trenitalia comunica di aver “attivato servizi sostitutivi con autobus tra le due città” e sottolinea che “i tempi di viaggio sono condizionati dalla percorribilità delle strade”. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, insieme alla Protezione Civile, stanno monitorando la situazione “per avviare gli interventi di ripristino e messa in sicurezza del tracciato ferroviario, non appena saranno defluite le acque esondate dal fiume Osento”, conclude Trenitalia.

Fiume Treste in piena, crolla il ponte a Cupello. Crollo parziale di un viadotto sul fiume Treste nel comune di Cupello, chiusa la statale 650, fondovalle Trignina, nei pressi del km.73.
All’origine del crollo, senza conseguenze per le persone, la piena del fiume dovuta alle piogge persistenti. Sul posto Anas e Polizia stradale del distaccamento di Vasto, con traffico deviato su percorsi alternativi; i mezzi pesanti devono invertire la marcia all’altezza degli svincoli di San Salvo-Montenero e A.S. “Il Girasole” lato Isernia.

Inoltre nel chietino e nel vastese alcuni corsi d’acqua hanno raggiunto il limite di guardia e vengono costantemente monitorati per il rischio di esondazioni.

Stop ai treni sulla linea Avezzano-Sulmona. Circolazione sospesa dalle 8.30 sulla linea ferroviaria Avezzano-Sulmona per la caduta di rami sui binari, fra Goriano Sicoli e Collarmele. Per garantire la mobilità sono stati attivati da Trenitalia servizi sostitutivi con autobus fra Avezzano e Sulmona. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana sono sul posto per rimuovere gli ostacoli e ripristinare le normali condizioni di circolazione.

NUOVA ALLERTA METEO, ‘CODICE ROSSO’ PER IL BACINO DEL PESCARA E DEL SANGRO. Nuovo bollettino di allerta del Centro funzionale d’Abruzzo della Protezione civile: ‘codice rosso’, ovvero criticità elevata, per rischio idraulico diffuso sulle zone di allerta ‘Bacino del Pescara’ e ‘Bacino basso del Sangro’, dalle 14 alla mezzanotte di oggi; ‘codice arancione’, cioè criticità moderata, per rischio idrogeologico localizzato, in tutte le altre zone della regione. Superata la fase di preallarme, è stata dichiarata la fase di ‘allarme’ per i fiumi Pescara, Alento, Foro, Osento e Sinello.

Il centro funzionale raccomanda agli enti interessati di “attuare servizi di monitoraggio su aree esposte a rischio di allagamenti e/o a fenomeni gravitativi, anche attraverso il presidio territoriale e a mantenere in atto le azioni previste dal Piano di Emergenza Comunale, con particolare riferimento all’informazione della popolazione potenzialmente a rischio; mettere in atto le attività necessarie alla mitigazione del rischio; prestare particolare attenzione a sottopassaggi pedonali e veicolari nonché ad altro manufatto tendente a rapido allagamento”.

Il possibile scenario da codice rosso è caratterizzato da “piene fluviali con intensi ed estesi fenomeni di erosione e alluvionamento, con coinvolgimento di aree anche distanti dai corsi d’acqua; possibili fenomeni di tracimazione, sifonamento o rottura delle opere arginali, sormonto delle opere di attraversamento, nonché salti di meandro”.In particolare, “la lettura del livello idrometrico del fiume Pescara nella stazione idrometrica di Villareia segnala il superamento della soglia di allarme ed una graduale crescita”.

Monitoraggio del fiume Tordino: superato lo stato di pre-allarme
Il Comune di Teramo, a seguito della comunicazione del Centro Funzionale d’Abruzzo sul superamento della soglia di pre-allarme del livello idrometrico del fiume Tordino con graduale aumento verso la soglia di allarme, ha predisposto dei servizi di monitoraggio e pattugliamenti periodici da oggi a domenica sulle aree esposte a rischio di allagamenti e/o fenomeni gravitativi e in particolare sui punti di maggior rischio tipo a Carapollo, Piano d’Accio, Piane Pozzo e Mezzanotte.

EMERGENZA FIUME PESCARA, IL COMUNE ATTIVA IL COC. Il Comune di Pescara ha attivato il Centro operativo comunale (Coc) per far fronte all’emergenza maltempo, dopo che il Centro funzionale d’Abruzzo della Protezione civile ha elevato da ‘arancione’ a ‘rosso’ il codice di criticità per rischio idraulico diffuso. Restano chiuse le golene. “Si ritiene indispensabile attivare il Coc a mezzo ordinanza, che innesca tutte le funzioni direttamente interessate per il controllo del territorio sotto l’aspetto idrogeologico, nonché sotto quella della viabilità e provvedimenti relativi. Le aree golenali risultano interdette”, dice il vicesindaco Enzo Del Vecchio.

SULLA FERROVIA ADRIATICA DISAGI PER 22 TRENI, RITARDI DI 300 MINUTI. Gravi disagi sulla linea ferroviaria Adriatica a causa della circolazione interrotta dopo l’esondazione del fiume Osento, che ha invaso i binari tra le stazioni di Fossacesia e Vasto-San Salvo: 22 i treni coinvolti, alcuni dei quali hanno registrato ritardi anche di 300 minuti; migliaia i viaggiatori rimasti bloccati sui convogli o nelle stazioni. In particolare sei Frecce, tre Intercity e due Regionali sono stati limitati nel loro percorso, mentre 11 Regionali sono stati cancellati e sostituiti con autobus. La circolazione, sospesa dalle 10.30 sulla Pescara-Termoli-Foggia, è stata riattivata alle 14.45 su un unico binario e dalle 16.25 su entrambi. Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana, immediatamente intervenute, hanno ripristinato l’infrastruttura, consentendo la ripresa del traffico ferroviario”. Non sono mancate polemiche e lamentele da parte dei viaggiatori. Alla stazione di Pescara presidio della Polfer che, con Protezione civile e altre forze dell’ordine, ha assistito i passeggeri fermi nello scalo.

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