Deroga ministeriale sui punti nascite. Monticelli a D’Alfonso: “Si riveda la decisione”

Riconsiderare le decisioni prese sulla riduzione dei punti nascita abruzzesi. A chiederlo, in una nota al governatore d’Abruzzo, è il consigliere regionale Luciano Monticelli, che si appella al decreto del ministero della Salute dello scorso 11 novembre con il quale viene confermata la possibilità di derogare per motivi geografici l’accordo Stato-Regioni firmato nel 2010 anche per i punti nascite nei quali ci siano meno di 500 parti l’anno.

“Numerose sono state le critiche ricevute”, scrive Monticelli, “dalla sua decisione di ridurre da 12 a 8 i Punti Nascita pubblici del sistema ospedaliero abruzzese”.

Un eccesso di zelo, sottolinea il consigliere da sempre in prima linea contro la chiusura del punto nascita atriano, nell’applicazione dell’accordo firmato da Gianni Chiodi, che espone gli abitanti delle zone interne dell’Abruzzo a gravissimi disagi.

Il nuovo decreto ministeriale avrebbe solo l’obbligo di sottoporre la richiesta al tavolo di monitoraggio nazionale. Per questo Monticelli invita il Governatore a ritornare sui propri passi per “non sottoporre i cittadini abruzzesi a disagi e disservizi non necessari”.

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