D’Alfonso assente alla conferenza su Ombrina Mare: “Pensava allo stadio Adriatico”

Pescara. L’accusa di Acerbo a D’Alfonso dopo l’approvazione ministeriale a Ombrina Mare: “Pensava allo stadio Adriatico”, e tira in ballo l’affare da 40milioni di euro da appaltare ai privati.

L’ex consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, picca senza mezzi termini Luciano D’Alfonso, assente alla conferenza dei servizi del Ministero convocata sul tema delle trivellazioni petrolifere nel mare abruzzese: “Eppure si discuteva di una questione vitale per l’Abruzzo, di un progetto contro la quale si sono tenute nel giro di due anni le più grandi manifestazioni forse della storia regionale e si sono schierati tutti gli enti locali, la Regione, associazioni, sindacati, organizzazioni di categoria, i vescovi”, commenta Acerbo.

“Come mai non è andato a Roma a battere i pugni nelle stanze del Ministero per fermare l’ufo il politico che si è sempre vantato di essere capace di far valere a Roma gli interessi dell’Abruzzo? Quali erano gli indifferibili impegni che gli hanno impedito di essere a Roma?”, si interroga retorico il rifondarolo, che sottolinea: “Il Presidente era al Comune di Pescara per la presentazione del progetto preliminare del nuovo stadio Adriatico”.

Senza troppi giri di parole, Acerbo rimarca che “l’affidamento ai privati dello stadio di Pescara per una grande operazione edilizia da 40 milioni è cosa a cui il Presidente teneva evidentemente più che alla difesa della Costa dei trabocchi”, e poi rincara, “Capisco che l’operazione appassioni molto D’Alfonso, ma lui che c’entra? Mica è sindaco di Pescara!. Ammettiamo pure che debba esserci vista l’importanza dell’argomento: lo stadio era più importante di Ombrina? Una riunione tra interlocutori tutti pescaresi non poteva essere spostata?”.

Infine, come non bastassero le accuse di affarismo, l’esponente di RC afferma che “l’assenza a Roma appare anche il segno che D’Alfonso non vuole uno scontro frontale con il governo su Ombrina come sui taglia alla sanità perché sono altre le partite che gli interessano”.

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