Ombrina Mare, Sel a Roma sfila con le associazioni

Abruzzo. Nella riunione odierna del Consiglio Regionale, a causa di numerose assenze nella competente commissione consiliare, non si è riuscito a discutere la proposta di legge di istituzione del Parco Marino Regionale “La Costa dei Trabocchi del Chietino” che vede come primi firmatari Mazzocca (SEL) e Pietrucci (PD).

 
Il rinvio della discussione di questa legge, non certo desiderato dai presentatori (Mazzocca era al suo posto in commissione), non inficia, tuttavia, la strategia messa in atto dalla Regione Abruzzo per impedire che, a partire da Ombrina, il mare Adriatico diventi un immenso Bacino minerario.
La Regione Abruzzo ha già approvato, la settimana scorsa, una legge di un solo articolo che stabilisce il divieto di introspezione e coltivazione di giacimenti petroliferi entro 12 miglia dalla costa.

 
Oltretutto, la conferenza dei servizi decisoria, convocata dal MISE a Roma di domani non è l’ultimo atto della vicenda, quindi c’è ancora un margine temporale per intervenire ulteriormente sull’iter autorizzatorio di Ombrina.
“Detto tutto ciò”, scrivono in una nota Mario Mazzocca, capogruppo di Sel e Tommano di Febo, coordinatore regionale, “per buona memoria, riteniamo inaccettabili le accuse mosse a Mario Mazzocca da qualcuno, che rischia così di dividere il fronte che con tanta fatica abbiamo costruito fra istituzioni e movimenti, ed unica speranza di una conclusione positiva della lotta intrapresa.

 

 
Sinistra Ecologia Libertà sarà a Roma domani, con i suoi rappresentanti istituzionali sia con il partito per ribadire, se ancora ce ne fosse bisogno, il suo impegno in parlamento e in consiglio regionale, per un modello di sviluppo sostenibile per la nostra Regione, alternativo alla deriva petrolifera propugnata dal Governo Renzi”.

 

 

Maurizio Acerbo (Prc). E’ una vergogna che alla vigilia della conferenza dei servizi il Consiglio regionale non abbia approvato la proposta elaborata dal coordinamento NO Ombrina per tutelare quel tratto di mare e proseguire la battaglia contro il progetto.
Emerge per l’ennesima volta una palese incompetenza e negligenza della Giunta e del Consiglio, un mancato impegno concreto nonostante il fiume di chiacchiere e dichiarazioni.
Le responsabilità della maggioranza dalfonsiana che ha vanificato il lavoro portato avanti dai movimenti è enorme.

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