Convocato un Consiglio Regionale urgente sull’allarme trivelle

L’Aquila. Si è da poco conclusa la Conferenza dei Capigruppo, presieduta dal Vice Presidente Lucrezio Paolini, che ha deliberato all’unanimità la convocazione di un Consiglio Regionale urgente su iniziative legislative a difesa del Mare Adriatico dalla incombente petrolizzazione.

Il Consiglio si occuperà dell’esame di tre progetti di legge.

Il primo, presentato dal Sottosegretario all’Ambiente Mario Mazzocca e dal Presidente della 2^ Commissione Pierpaolo Pietrucci, riguarda la reintroduzione del divieto esteso alle 12 miglia dalle nostre coste delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi.

Il secondo, anch’esso presentato da Mazzocca e Pietrucci, inerente l’istituzione del Parco marino regionale “Trabocchi del Chietino”.

Mentre il terzo, avanzato dal M5S, riguarda una proposta di legge alle Camere tendente alla abrogazione dell’art. 6 del ‘Codice dell’Ambiente’.

“E’ un importante momento di confronto – sottolinea Mario Mazzocca (Sel) – su di un tema fondamentale per lo sviluppo sostenibile della nostra Regione. In particolar modo, il progetto di legge sul divieto di attività petrolifere entro le 12 miglia marine dalla linea di costa rappresenta un ulteriore tassello della strategia a sostegno dei referendum appena depositati da 10 Regioni, fra le quali l’Abruzzo; una iniziativa che, si apprende da recenti notizie, altre sei Regioni stanno replicando nei rispettivi organi assembleari.

Fra le tre proposte, tutte molto valide ed estremamente utili per scongiurare la petrolizzazione dell’Adriatico, la prima è l’unica a detenere livelli di operatività immediata, soprattutto in vista della Conferenza dei Servizi decisoria sul progetto “Ombrina Mare” del prossimo 14 ottobre.

In tale sede avremo la possibilità, nella certezza che dopodomani il Consiglio regionale approverà il provvedimento, di presentarci alla conferenza con un fatto compiuto che determinerebbe, di fatto, un concreto stop all’iter approvativo del progetto Ombrina”.

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