23,4 milioni di fondi ex FAS per lo sviluppo delle imprese abruzzesi

Pescara. Ammontano a circa 23 milioni 400 mila euro i fondi ex FAS a disposizione del mondo delle imprese abruzzesi attraverso tre misure già operative individuate dall’assessorato allo Sviluppo economico.

I fondi ex FAS a disposizione dell’Abruzzo per il settennio di programmazione 2007-2013 e al momento dell’insediamento dell’Esecutivo D’Alfonso, erano pari a circa 606 milioni di euro.

Tuttavia, a giugno 2014, le risorse impegnate non arrivavano ai 200 milioni di euro mentre quelle effettivamente spese erano pari appena ad 1 milione 800 mila euro.

E’ la fotografia scattata dal vice presidente della Giunta regionale ed assessore allo Sviluppo economico, Giovanni Lolli, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che è servita per fare il punto sulle misure adottate per recuperare il terreno perduto ed evitare di restituire i fondi non spesi.

Le tre misure relative ai Fondi Sviluppo e Coesione (ex FAS) sono 1) Contratti di sviluppo locale dedicati al settore Automotive 2)Contratti di sviluppo locale aperti a tutte le altre imprese e 3) Contratti di ricerca riservati all’Automotive.

Per la prima e la terza misura sono previste risorse per circa 18 milioni di euro mentre alla seconda misura sono destinati fondi per circa 5 milioni 400 mila euro. Si tratta di finanziamenti in conto capitale, cioè a fondo perduto, che, quindi, richiedono una quota di cofinanziamento da parte delle stesse imprese beneficiarie. “Stiamo parlando di fondi destinati dalla precedente Giunta regionale alla realizzazione del Campus dell’Automotive di Mozzagrogna – ha chiarito Lolli – progetto che resta, pur sempre, strategico per l’Abruzzo.

Tuttavia, alla luce di una valutazione che abbiamo compiuto insieme al territorio e quindi alle imprese, alle associazioni di categoria ed ai sindacati, – ha continuato il vice presidente – si è deciso di inserire quel progetto nella prossima programmazione poichè i tempi stringenti richiesti dalle procedure rischiavano di vanificare lo stesso finanziamento del Campus. Così, anzichè iniziare dal contenitore, che appariva la scelta più logica, – ha spiegato – si partirà dai contenuti”.

In relazione ai fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), l’altro fronte in cui è impegnato l’assessorato presieduto da Lolli, la Regione deve spendere ancora una sessantina di milioni di euro ma gli adempimenti sono ancora èpiù stringemti visto che la Regione deber ricevere dal bebeficiario il titolo di spesa entro fine anno. Nello specifico del Contratto di sviluppo dell’Automotive, il limite inferiore di investimento per l’impresa è pari a 2 milioni di euro mentre la finanziabilità può arrivare a 3 milioni di euro. Per le attrezzature generali, la grande impresa è finanziabile per il 10 per cento, la media per il 20 e la piccola per il 30 per cento. In relazione al settore della ricerca, a cui è destinato il 30 per cento delle risorse complessive previste per i contratti di sviluppo, il finanziamento alle imprese potrà arrivare fino al 50 per cento, indipendentemente dal fatto se si tratti di piccola, media o grande azienda.

“Una grossa novità – ha sottolineato Lolli – è rappresentata dall’introduzione del contratto di sviluppo ambientale che riguarderà tutte quelle spese che, ad esempio, l’impresa indirizza verso il miglioramento energetico. Spese che sono finanziabili dal 30 al 50 per cento”. Il contratto di ricerca, riservato ai progetti di ricerca condotti nell’ambito dell’automotive da imprese o da reti di imperesa, presenta un limite inferiore di investimento di 1 milione di euro mentre la finanziabilità può arrivare fino a 2 milioni di euro.

“A tal proposito, – ha aggiunto l’assessore- va detto che siamo i primi in Italia a considerare ammissibili anche le ricerche che si sviluppino fuori dall’Abruzzo purchè ci sia una ricaduta diretta sul nostro sistema industriale”. E’ previsto, poi, il bando relaltivo al contratto di sviluppo per le altre imprese che, al momento, ha un plafond inferiore ai 5 milioni di euro: 4 milioni 500 mila euro. Il limite inferiore di investimento per le aziende è pari ad 1 milione 500 mila euro mentre la finanziabilità può arrivare fino a 3 milioni di euro.

“Tuttavia, – ha precisato Lolli – quialora, come sembra probabile, alcune linee di finanziamento ex FAS non arrivassero, entro l’anno, alla fase delle obbligazioni giuridiche vincolanti, qualche tempo prima della scadenza del bando saremo pronti a fare una verifica e a dirottare i fondi sui contratti di sviluppo relativi alle altre imprese. Risorse che, in caso contrario, andrebbero sicuramente persi”. Riguardo, inoltre, alla tempistica, il contratto di sviluppo automotive e quello per tutte le altre imprese sono stati già pubblicati nello scorso mese di agosto ma resteranno aperti fino a tutto settembre. “Tuttavia, – ha annunciato l’assessore – alla luce delle richieste di proroga che ci sono giunte anche da parte di Confindustria, pensiamo di prorogarli fino a fine ottobtre”.

Il bando relativo al Contratto di sviluppo sulla ricerca verrà pubblicato sul BURA il prossimo 23 settembre e resterà aperto fino a fine ottobre. Infine, in relazione ai fondi Fesr, c’è un bando aperto ed è quello “Start up start hope”, gestito dalla FIRA, che è stato rifinanzito per 2 milioni 500 mila euro. “A tal proposito, – ha concluso Lolli – ringrazio il management della FIRA per aver accettato di svolgere le attività di gestione senza avere una remunerazione”.

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