Regione Abruzzo, Febbo e Sospiri: ‘centrosinistra ancora in vacanza’

Pescara. “Mentre l’Abruzzo attende risposte concrete e urgenti su questioni importanti come le istituzioni culturali abruzzesi, Province, ovvero Polizia provinciale e trasporto studenti disabili, o ancora l’approvazione della Legge sul consumo del suolo, di un discutibile Collegato alla Finanziaria e la Legge sulla dislessia, per la maggioranza di centrosinistra si sono prolungate oltre ogni previsione e solo per l8 settembre si sono decisi a convocare la conferenza dei Capigruppo che deciderà la data del prossimo Consiglio regionale, presumibilmente per il 15”.

E’ quanto dichiarano il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri che spiegano come “ci siano provvedimenti estremamente delicati che dovranno ancora attendere e ammesso che vengano approvati nel corso della prossima seduta, per completare l’intero iter fino all’entrata in vigore, bisognerà aspettare almeno la prima settimana di ottobre. Ci sembra chiaro che questo centrosinistra è sempre più consapevole di non avere i numeri e assume sempre più le sembianze di un’armata Brancaleone. Siamo di fronte a unO dei governi regionali più lenti della storia, altro che “regione veloce”.

Tra l’altro avevamo dato la disponibilità per un Consiglio straordinario per venerdì 14 agosto e ci avevano garantito che l’Assise regionale avrebbe ripreso i lavori la prima settimana di settembre, paventando l’ipotesi della prima seduta utile per martedì 1, al massimo l’8 settembre. Così non è stato e i fatti dimostrano come inconsistenza e pressapochismo siano tra gli elementi principali della squadra di d’Alfonso. E intanto stanno per riaprire le scuole e non ci sono fondi per il trasporto degli studenti disabili, le istituzioni culturali regionali sono in attesa di risposte e atti concreti e con Ortona è iniziato il processo di chiusura dei Punti nascita di fronte al quale la risposta della Regione sembra tutt’altro che risolutiva. Evidentemente – concludono Febbo e Sospiri – per D’Alfonso e i suoi ci sono, purtroppo per gli abruzzesi, ben altre priorità”.

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