Rimpasto Regione Abruzzo, Sel: ‘verifica programma o si torna alle urne’

Pescara. “L’ipotesi di rimpasto della giunta regionale che D’Alfonso vuole avviare per mettere fine alla crisi della maggioranza in consiglio regionale non è una gran bella pagina della politica e proprio per questo noi confermiamo le nostre criticità sia per il metodo che per il merito. Come pure bisogna aggiungere la grande estraneità dei cittadini abruzzesi a queste dinamiche”.

Lo ha dichiarato il coordinato regionale di Sel, Tommaso Di Fabo, precisando che “Sinistra Ecologia Libertà ha contribuito alla costruzione della coalizione che governa l’Abruzzo e pertanto ha lavorato in questi mesi per portare avanti azioni di sinistra con iniziative legate alla sostenibilità e all’equità. La determinazione, la competenza e la passione messe in campo da Mario Mazzocca come assessore è riconosciuta da tutti, soprattutto per un modo diverso di gestire la ‘cosa pubblica’ attraverso il contatto diretto con i territori. Pertanto come Sel, non capiamo come si possa affrontare una crisi senza mettere al centro una verifica politica e programmatica dopo poco più di un anno di governo regionale. Occorre mettere in campo un cronoprogramma delle iniziative da intraprendere a partire da: ricostruzione di L’Aquila, introduzione del reddito minimo garantito tramite la rideterminazione dei canoni idroelettrici (sentenza Corte Costituzionale n° 85/2014), gestione diversa della cultura, della sanità e dei trasporti e soprattutto continuare la battaglia contro le trivelle e per l’istituzione del Parco della costa Teatina, per un rilancio di un modello di sviluppo dell’Abruzzo improntato a criteri di reale sostenibilità.

Per Sel Abruzzo “solo dopo una verifica collegiale sarà possibile eventualmente valutare un rimpasto e un rafforzamento degli assessorati che più si sono distinti nelle politiche di cambiamento. Se queste criticità non verranno superate in modo corretto nel rispetto del mandato elettorale ed evitando quindi soluzioni pasticciate, crediamo sia giusto e necessario ridare la parola agli elettori abruzzesi tornando alle urne”, conclude Di Febo.

 

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