Abruzzo, crisi maggioranza in consiglio regionale: continui rinvii e lite Pietrucci-Monticelli

L’Aquila. Proprio nell’ultima seduta del consiglio regionale prima della pausa estiva, la maggioranza entra in crisi. Il centrosinistra è in difficoltà sia politica, sia numerica, vista l’assenza dei tre consiglieri regionali, Luciano Monticelli (Pd), e Mario Olivieri e Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico) che hanno annunciato una conferenza stampa congiunta per domani alle ore 11 a Pescara. La maggioranza annaspa nelle commissioni con un nulla di fatto, su tutti, il rinvio della seduta sull’Istituzione sinfonica abruzzese che ha bloccato l’attività per problemi finanziari.

“A quanto pare il problema nella maggioranza della seduta odierna di Commissione e in Consiglio Regionale si chiama Festival Buskers di Scerne di Pineto, posto da un collega consigliere di maggioranza (ndr, Luciano Monticelli). O meglio il tentativo di eguagliare il Festival di Pineto, operazione senz’altro di pregio, e certamente meritevole di sostegno che tuttavia presenta alcune sue specificità rispetto alle problematiche e alle attività dell’unica orchestra Sinfonica Regionale e una delle 13 in Italia – esistente dal 1974, con un apparato organico, di programma e di struttura – vale a dire l’Istituzione Sinfonica Abruzzese”. E’ il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci a rendere pubblico uno dei motivi che hanno determinato la spaccatura in seno alla maggioranza di centrosinistra e a rendere ufficiale la crisi proprio nell’ultimo consiglio regionale prima delle ferie. Pietrucci ce l’ha con il suo collega di partito e di maggioranza Luciano Monticelli che sarebbe salito sull’Aventino per la mancata concessione di un finanziamento, da lui richiesto, per il “Festival Buskers di Scerne di Pineto”.
“Sono dispiaciutissimo dal fatto che, nonostante tutti gli sforzi profusi, e soprattutto nonostante la storia, il lustro e i dati alla mano, si facciano ancora operazioni di misero campanile – continua Pietrucci -. Abbiamo tutti capito ed evidenziato che il settore culturale regionale ha necessità di programmazione e di organicità. Ma non arriveremo da nessuna parte se ci chiudiamo nell’ostinato arroccamento dei confini amministrativi, guardando con livore a quanto succede nei giardini altrui, senza comprenderne priorità, complessità e senza fare differenziazioni”.
Pietrucci usa parole dure: “Sono impegnato da sempre a dare copertura progettuale ed amministrativa a tutto, nell’assoluta consapevolezza delle rilevanti differenze che i numerosi operatori culturali erogano sui territori, e l’ho dimostrato varie volte, sposando battaglie che non riguardano il mio collegio elettorale, ma lo sviluppo armonico di tutta la Regione Abruzzo e soprattutto la coesione sociale – attacca -. A quanto sembra, questa linea di pensiero non è così condivisa come le parole e i programmi dichiarati in campagna elettorale lasciavano intendere”.
In mattinata Pietrucci aveva spiegato che nonostante il rinvio in commissione della questione Isa si continuava a lavorare per una soluzione.

Slitta ancora l’inizio della massima assise abruzzese. Il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe di Pangrazio, infatti, ha aggiornato l’inizio dei lavori della seduta odierna, inizialmente convocata per le 11, alle ore 20.00.

“Il Consiglio regionale, convocato alle 11 e non ancora iniziato, Commissione consiliare sui fondi alla Sinfonica abortita per l’assenza di una parte della maggioranza, evidentemente in disaccordo con la parte restante, e infine dibattito che ristagna in Prima Commissione sul riordino delle Province, giunto con mesi di ritardo all’attenzione dell’organo legislativo”. Lo affermano in una nota congiunta i Consiglieri regionali di Forza Italia, Abruzzo Futuro e Nuovo Centro Destra. “Riteniamo che sarebbe puerile e improvvido giustificare la mancanza di ben tre Consiglieri di maggioranza, di cui due appartenenti a quella “secondaria” e uno a quella “primaria”, con l’esistenza di epidemie in corso, poiché tutti sappiamo bene che il malessere di alcuni esponenti risale alle scorse settimane e affonda le radici in provvedimenti non concordati e che non erano oggetto del programma di governo. Si ha l’impressione di essere prossimi a quella che potrebbe divenire una vera e propria crisi del governo regionale, rispetto alla quale riteniamo che vada fatta definitiva chiarezza affinché l’incapacità politica di mantenere la coesione di maggioranza, per evidente mancanza di obiettivi generali e condivisi, non continui a generare danni per la comunità abruzzese”.

Pagano (Fi): ‘D’Alfonso è solo, si dimetta’

“La maggioranza non c’è più, oggi D’Alfonso è rimasto solo, è inutile continuare così, si dimetta”. Lo afferma il presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, dopo che tre consiglieri regionali di maggioranza hanno disertato i lavori di Commissione e Consiglio regionale. “Dopo solo un anno – incalza il presidente regionale di Forza Italia – la maggioranza di centrosinistra si è sciolta come neve al sole. Il disordine che regna in Giunta e in Consiglio non ha precedenti. Abbiamo provvedimenti importanti fermi in Commissione che rischiano, qualora non venissero approvati, di vanificare il lavoro svolto nei cinque anni precedenti dove abbiamo risanato e ridato dignita’ alle istituzioni regionali”

ARRIVA L’OK PER L’INCENERITORE IN ABRUZZO . M5S UNO SCEMPIO AMBIENTALE CHE VA BLOCCATO A TUTTI I COSTI

Dal Governo Renzi arriva l’ok per installare un inceneritore in Abruzzo, il M5S aveva avvisato i cittadini abruzzesi già da sabato, mentre tutto tace dalla maggioranza di Governo Regionale evidentemente sotto scacco dal Governo Centrale. Logiche di partito che non interessano al M5S. “Questo tipo di manovre” spiega Sara Marcozzi (M5S) “si fanno sempre quando le persone sono in vacanza e dunque meno interessate dell’attività politica. Un giorno ti svegli ed ecco che la tua Regione “verde” diventa la cornice di un ecomostro”.
“Stiamo già redigendo una Risoluzione che impegni il Presidente D’Alfonso a lottare contro questo ECOmassacro” sostiene la Marcozzi “questa volta i tempi ci sono, il M5S farà tutto quello che è nelle proprie possibilità per impedire questo, ennesimo, scempio ambientale dentro e fuori le istituzioni. D’Alfonso ora ha tutto il tempo per chiarire la sua posizione, non potrà addurre di poter metter in campo solo atti di, per dirla alla D’Alfonso, “moral suasion”!”.
L’ok all’inceneritore emerge dal Parere sullo schema di DPCM del 29 luglio scorso redatto dalla Segreteria della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni, recante una ricognizione degli impianti di incenerimento presenti e futuri nel nostro Paese.

Tutto ciò in totale controtendenza rispetto alla normativa europea che ci impone, o meglio, imporrebbe agli Stati membri di sostenere l’uso di materiali riciclati in linea con la gerarchia dei rifiuti e non dovrebbero promuovere lo smaltimento in discarica o l’incenerimento (Direttiva 2008/98/CE).
“Ma si sa” ironizza Sara Marcozzi “il “Ce lo chiede l’Europa” vale solo quando si debbono spremere le tasche dei cittadini non quando bisogna tutelarli”.
“Sappiamo che gli inceneritori possono produrre emissioni tossiche e cancerogene” continua “ dunque, gli inceneritori sottopongono la popolazione a rischio sanitario oltre che ambientale. Inoltre, non eliminano il problema delle discariche, anzi disincentivano la differenziata, non servono a risolvere le emergenze (la costruzione di un impianto di incenerimento richiede diversi anni di lavoro e pertanto non può essere considerato una soluzione all’emergenza per i rifiuti) e NON creano occupazione né recupero energetico”.
L’Unica via percorribile, sostenibile e necessaria è una politica di gestione che persegua obiettivi progressivi di prevenzione della produzione dei rifiuti, raccolta differenziata, riciclo e riutilizzo. Non è un caso che la Comunità Europea preveda una linea di intervento sulla gestione dei rifiuti che in ordine di priorità si riassume in:
PREVENZIONE, RIUTILIZZO, RICLICO E RECUPERO
Tutto il resto è speculazione sulle spalle e sulla salute dei cittadini.
Questo è quanto scritto relativamente alla nostra regione nel parere della Presidenza , assieme a noi ci sono anche Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.

MAZZOCCA: RISOLUZIONE URGENTE SU ‘OMBRINA MARE’

Una risoluzione urgente presentata questa mattina, a firma dell’Assessore regionale all’Ambiente Mario Mazzocca, su ‘Ombrina mare’. In sostanza impegna il Presidente della Giunta regionale e del Consiglio, a sottoporre entro tempi strettissimi al Consiglio regionale il quesito referendario per l’abrogazione delle disposizioni dell’art. 35, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 (“Decreto Sviluppo”), come convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. Ove approvata, la relativa deliberazione potrà essere comunicata ai consigli regionali di tutte le altre regioni con l’invito ad adottare uguale provvedimento (art. 10, Legge n. 352/1970). “Già da tempo – ha dichiarato l’assessore Mazzocca – ci siamo fatti promotori di sostenere la proposta avanzata dai coordinamenti ‘No Triv’ e ‘A Sud’ per il refendum abrogativo, e con questa risoluzione chiediamo di accelerare i tempi sia al Presidente D’Alfonso che al Presidente del Consiglio Di Pangrazio. È compito nostro attivare e accelerare tutti gli strumenti utili per fermare le trivellazioni. Naturalmente la battaglia la stiamo conducendo insieme alle altre regioni”. Mazzocca ha tenuto poi a sottolineare il lavoro svolto fin qui. “In questo anno di governo regionale – ha aggiunto – il mio lavoro sostenuto ovviamente anche dal resto della maggioranza, ha prodotto impegni concreti contro la petrolizzazione, e a tal proposito voglio ricordare che abbiamo attivato il ricorso alla Corte Costituzionale contro gli articoli 37 e 38 del decreto Sblocca Italia; come pure abbiamo avviato i ricorsi al Tar Lazio, sia contro il decreto di compatibilità ambientale per Ombrina rilasciato dai ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali che contro il decreto ministeriale che autorizza la società Spectrum Geo per il progetto di ricerca di idrocarburi che prevede l’uso dell’air-gun. Questo a dimostrazione che stiamo lavorando in modo concreto per uno sviluppo sostenibile dell’Abruzzo e, al tempo stesso, per impedire la deriva petrolifera del nostro territorio”.

Caccia ungulati: commissione modifica regolamento regionale

“Nella seduta odierna della III Commissione Consiliare, presieduta dal consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, con l’approvazione all’unanimita’ delle modifiche al regolamento regionale per la caccia agli ungulati e con la sua imminente applicazione da parte degli ambiti territoriali di caccia (ATC), finalmente si iniziera’ a porre rimedio all’esigenza di tutto il mondo agricolo che in questi giorni sta registrando notevole disagio per la presenza incontrollata di numerose specie di ungulati su tutto il territorio regionale”. Lo afferma lo stesso Berardinetti.
Le modifiche apportate – sottolinea il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri – scaturiscono da una difficile applicazione del regolamento da parte degli ATC perche’ costretti a rapportarsi sempre con le problematiche burocratiche delle Province, e sempre a discapito del mondo venatorio ed agricolo. Quindi con l’approssimarsi dell’inizio della stagione venatoria tutte o quasi tutte le difficolta’ verranno superate per una migliore e corretta applicazione, sia dal punto di vista della sicurezza per le colture agricole che dal punto di vista della disciplina dell’attivita’ venatoria.
Gli ATC avranno il pieno controllo per la gestione del territorio e delle squadre che andranno ad operare cosi’ da prevedere anche una ‘task-force’ che su chiamata degli agricoltori fara’ intervenire prontamente una squadra di cacciatori-selecontrollori per gli abbattimenti sui terreni per cercare di contenere i danni alle colture.
Un elemento importante da sottolineare e’ l’introduzione e l’obbligo da parte degli ATC di censire oltre che i cinghiali anche altri ungulati come Cervo e Capriolo, che per motivi prettamente di ipocrisia da parte dei finti ambientalisti sono stati lasciati senza controllo, senza sapere che potrebbero anche loro influire negativamente sull’ecosistema. Questo regolamento – afferma il capogruppo del Partito democratico Sandro Mariani – deve essere di esempio per il futuro su come si e’ operato in collaborazione tra le varie forze politiche che compongono il Consiglio regionale e con tutte le associazioni di categoria.
Auspichiamo – aggiunge il presidente Berardinetti – che questo sia solo l’inizio per poter arrivare un giorno ad avere un giusto equilibrio tra tutte le necessita’ che girano attorno a questo genere di attivita’, infatti gia’ da settembre ci metteremo all’opera, mantenendo sempre questo clima costruttivo, per rivedere la legge 10/2004 “Normativa organica per l’esercizio dell’attivita’ venatoria, la protezione della fauna selvatica omeoterma e la tutela dell’ambiente” ormai bisognosa di adeguamenti.

Sversamento di liquami nel Pescara, Febbo convoca Commissione di Vigilanza

Il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo comunica che giovedì 13 agosto 2015, alle ore 10:00 all’Aquila, è in programma una seduta straordinaria per affrontare la difficile situazione creatasi con lo sversamento di liquami inquinanti nel fiume Pescara e il relativo divieto di balneazione sul litorale pescarese. Sono stati convocati per essere auditi: l’assessore regionale all’Ambiente Mario Mazzocca, il direttore tecnico dell’Arta Giovanni Damiani e il direttore dell’ufficio Igiene, epidemiologia e Sanità Pubblica della Asl di Pescara Carla Granchelli. “Ho ritenuto necessario convocare una seduta straordinaria della Commissione di Vigilanza – spiega Febbo – perché è nostro preciso dovere nei confronti dei cittadini, fare chiarezza su quanto accaduto, e potrebbe nuovamente accadere, ma soprattutto capire cosa hanno fatto e vogliono fare la Regione e la Protezione Civile”.

M5S: ‘maggioranza D’Alfonso non ha più numeri per governare’

“Il centro sinistra cerca di evitare l’ufficializzazione in Aula di non avere piu’ la maggioranza per governare la Regione”: e’ il commento del gruppo del Movimento 5 Stelle a cio’ che sta accadendo in queste ore a Palazzo dell’Emiciclo. “E’ solo questo il motivo per il quale, da circa sette ore, attendiamo inutilmente insieme a tutti gli abruzzesi che siano aperti i lavori del Consiglio regionale,” continuano gli esponenti del M5S. “Che il centrosinistra di D’Alfonso sia ormai alla canna del gas lo conferma la convocazione di una conferenza stampa dei tre consiglieri desaparecidos di maggioranza, Olivieri, Gerosolimo (Abruzzo Civico) e Monticelli (Pd), prevista per domani a Pescara al fine di spiegare le ragioni della loro assenza oggi in Consiglio. Anche la giornata di oggi all’Emiciclo e’ stata caratterizzata nuovamente da continui rinvii, caotiche riunioni di commissione e assenze clamorose, non perche’ i consiglieri siano impegnati a discutere importanti temi legati alla vita di tutti i cittadini o a contrastare l’ostruzionismo delle opposizioni, ma solo a causa di beghe tutte interne alla maggioranza di centro sinistra. Una maggioranza nata solo un anno fa con l’impegno di voltare pagina e invece e’ gia’ fatalmente legata alle logiche spartitorie della vecchia politica, interessata piu’ a difendere il proprio particolare che gli interessi generali. Tutto questo mentre anche i dati piu’ ottimistici presentati ieri da Renzi descrivono l’Abruzzo come una regione che continua ad arrancare, senza segnare alcun progresso in termini di occupazione e di sviluppo. Sembra proprio – concludono gli esponenti del M5S – che l’Abruzzo veloce di D’Alfonso vada cosi’ veloce da essersi gia’ lasciato indietro i primi pezzi”.

ABRUZZO CIVICO: ‘PROBLEMA DI METODO’

“Non abbiamo bisogno di posti, posticini o contentini relativi a finanziamenti per sagre, eventi e quant’altro. Non è nella nostra cultura, Il problema è di natura politica e di metodo”. Andrea Gerosolimo, uno dei tre consiglieri che ‘marinando’ i lavori del consiglio regionale ha aperto ufficialmente la crisi in seno alla maggioranza di centrosinistra, esce allo scoperto dopo una giornata di silenzio.
Il messaggio al presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso, e al resto della coalizione, è chiaro: “non voglio e non vogliamo assessorati – spiega ancora Gerosolimo, capogruppo di Abruzzo Civico -, non ci occorrono fondi per manifestazioni, la questione è molto più seria. Il centrosinistra deve cambiare rotta a livello di metodo, domani in conferenza stampa chiariremo tutto ed approfondiremo la tante cose che non vanno”.
Nei mesi scorsi si era parlato di istanze, continue, di ingresso in giunta. Nella conferenza stampa di domani saranno toccate le incongruenze sulla sanità, sulla cultura e sulle grandi opere. Secondo quanto si è appreso, oggi Gerosolimo, insieme agli altri ribelli Mario Olivieri, anch’egli di Abruzzo Civico, e Luciano Monticelli (Pd), sono stati a pranzo sul Gran Sasso, a pochi chilometri dall’Aquila, dove la maggioranza ha annaspato per tutta la giornata.

M5S “NON SONO CAPACI DI PORTARE AVANTI I LAVORI NE’ IN COMMISSIONE NE’ IN CONSIGLIO”

Maggioranza sconfitta su tutti i fronti nel Consiglio Regionale dell’11 agosto. I numeri non ci sono e, dopo una giornata di sconfitte, il Presidente D’Alfonso torna a casa ferito dai suoi stessi consiglieri. “Questo Governo non ha più i numeri per portare avanti i lavori né in sede di commissione né in Consiglio Regionale” commentano i consiglieri del M5S “il teatrino a cui abbiamo assistito per la conta dei voti è qualcosa di svilente per l’Istituzione che rappresentiamo” sentenziano “ e rappresenta l’inizio della fine annunciata di una maggioranza che ormai non è più credibile neanche agli occhi chi lo compone”.

La giornata inizia con la quinta commissione chiusa dopo la mancanza del numero legale accertato, dopo la richiesta di Pietro Smargiassi, dal vice presidente Pettinari che sostituiva l’assente Olivieri. A seguire, inizia la prima commissione che dura circa 13 ore e che il Presidente Di Nicola è costretto a sospendere alle 23:40 per permettere al Presidente Di Pangrazio di aprire i lavori del Consiglio in tempo utile – prima della sospensione estiva – alle 24. Appena aperto il Consiglio, il Capogruppo PD Mariani chiede una sospensione di 30 minuti per concludere la prima commissione. Si effettua la votazione sulla richiesta di sospensione, ma la maggioranza non raggiunge il numero legale e il Presidente è costretto – tra lo sgomento di D’Alfonso e dei 15 consiglieri di maggioranza – a chiudere i lavori del consiglio che viene rinviato data da destinarsi.

“E’ la debacle del Faraone. Il Movimento 5 Stelle augura alla maggioranza buone non meritate vacanze!”, conclude il movimento.

Consiglio rinviato a settembre e respinta la richiesta dell’opposizione di darlo nella settimana di Ferragosto.

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