La Bernardini esclusa dalla competizione per Garante dei detenuti per la sua disobbedienza civile

Sono le sue condanne per disobbedienza civile, che hanno rigyuardato la legalizzazione della cannabis, ad impedirle di diventare Garante dei detenuti abruzzesi. Per la ex deputata Rita Bernardini, segretaria dei Radicali Italiani, è davvero una situazione paradossale quella che la vede protagonista della esclsione della competizione elettorale abruzzese proprio a causa di uno dei cavalli di battaglia del partito che rappresenta come è quello della liberalizzazione delle droghe.

“Per nostra storia e comportamenti”, ha detto la Bernardini, “non abbiamo mai ritenuto che ci fossero ‘posti’ da riservare ai radicali. Fra l’altro, nella lista degli ‘ammessi’, c’e’ un altro radicale di grande valore, Danilo Montinaro, psichiatra che si e’ battuto (e si batte) con grande professionalita’ e militanza sociale e civile per l’effettiva chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari”. Tuttavia la ex deputata fa sapere che d’accordo con il segretario dell’Associazione Amnistia Giustizia e Liberta’ Abruzzo Vincenzo Di Nanna, impugnera’ il bando e quindi la legge “che prevede la mia incandidabilita’ alle elezioni amministrative e, di conseguenza, a Garante regionale”.
Inoltre, paradossalmente, la segretaria dei radicali potrebbe benissimo candidarsi a Garante nazionale ma non a quello regionale. “Si tratta”, ha proseguito la Bernardini, “per le regioni e i comuni, di legge ‘proibizionista’ che non prevede l’esclusione per condanne relative ad altri reati. L’attenzione viene posta infatti su tre tipologie di reati, quelli attinenti alle associazioni mafiose, quelli contro la pubblica amministrazione (concussione, etc.) e quelli riguardanti le sostanze stupefacenti, anche se riferiti a fatti di lieve entità”.

Anche il leader radicale Marco Pannella, in sciopero totale della fame e della sete dalla mezzanotte del 9 agosto, vuole rivolgere un appello a tutto l’Abruzzo per far conoscere questa situazione e domani incontrerà la stampa per spiegare le sue motivazioni.

Inoltre, ricordando il messaggio che l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rivolse alle Camere nell’ottobre 2014, ha ribadito che “i Radicali vogliono aiutare l’attuale Presidente Mattarella e il premier Renzi perche’ annuncino quello che intendono fare per ottemperare agli obiettivi sempre piu’ attuali di quel messaggio. L’associazione Amnistia, Giustizia e Liberta’ Abruzzi sostiene con forza l’iniziativa nonviolenta del leader radicale, e il segretario Vincenzo Di Nanna sara’ presente domani all’incontro con la stampa”.

Impostazioni privacy