Febbo su selezione dirigente esterno Regione: ‘Si profila un reato’

L’Aquila. “La Regione sembra creare una ‘cortina fumogena’ su provvedimenti e selezioni, evitando di fornire i doverosi chiarimenti anche nelle sedi istituzionali. Così sta avvenendo per la ricerca di un professionista esterno (Delibera n.423/2015) nell’ambito delle strategie integrate per intensificare lo sviluppo urbano sostenibile e la salvaguardia del territorio, in merito alla quale ho convocato in Commissione di Vigilanza il Direttore del Dipartimento Trasporti, Mobilità, Turismo e Cultura, Giancarlo Zappacosta che per la seconda volta ha dato “buca” rendendosi autore di un comportamento intollerabile”.

E’ quanto dichiara Mauro Febbo che sottolinea come si tratti di un “atto gravissimo da parte del Direttore in seguito al quale ho deciso coinvolgere direttamente il Presidente D’Alfonso, attraverso una comunicazione ufficiale inviata oggi stesso”.

“Si continua a nascondere la verità su un bando rispetto al quale avevo sollevato numerose perplessità –sottolinea Febbo – ritenendolo assurdo e inopportuno visto che la Regione aveva a disposizione ben 7 dirigenti (al momento dell’approvazione della DGR, oggi quelli delle Provincie) che non hanno al momento nessun incarico ma vengono pagati lo stesso con i soldi pubblici.

Perché allora cercare all’esterno un’altra figura dirigenziale, con esperienza, quando ne hai già diversi in organico (altri ne arriveranno dalle Provincie) considerando che almeno 2 di loro hanno un curriculum qualificato con esperienze decennali di attività tecnica nella pubblica amministrazione ma soprattutto hanno lo stesso profilo professionale richiesto dal bando?

La risposta è semplice: probabilmente bisogna offrire possibilità di lavoro a qualche “amico” e lo si evince chiaramente leggendo, sul provvedimento “cucito su misura”, i requisiti necessari per ottenere l’incarico. Per questo sono certo di conoscere il nome del vincitore che comunicherò in una busta chiusa al Difensore civico nel momento in cui uscirà il bando.

A oggi tutti i miei dubbi restano anzi si sono rafforzati e la reiterata assenza del dottor Zappacosta in Commissione non fa altro che aumentarli rendendo la situazione ancora più sgradevole, peraltro abbiamo già visto cosa è accaduto con il “bando nascosto”dei 12 Co.co.co. Tra l’altro, trattandosi della seconda volta, potrebbe configurarsi come rifiuto ed omissione in atti di ufficio con l’adozione dei consequenziali provvedimenti previsti dalla Legge”.

“Mi auguro – conclude il Presidente della Commissione di Vigilanza – che D’Alfonso senta la necessità di intervenire per fare chiarezza su questa vicenda che ha confermato come anche sulle procedure concorsuali e di selezione del personale la Regione è ben lontana da quella casa di vetro che il Presidente aveva promesso in campagna elettorale. L’auspicio è che il bando venga ritirato e questa volta chiaramente non mi limiterò a una semplice denuncia politica”.

Impostazioni privacy