Continua il botta e risposta su richiesta della Corte dei Conti di sciogliere il Consiglio Regionale

L’Aquila. ‘La delibera della Corte dei Conti non solo ha mostrato le evidenti lacune di questa amministrazione ma ha squarciato il velo sugli uffici regionali e sulla squadra del Presidente D’Alfonso, dove evidentemente si respira un clima molto teso.

Dopo un goffo tentativo di autodifesa dell’assessore Paolucci, il direttore generale Cristina Gerardis ha deciso di correre ai ripari prendendo carta e penna per mettersi al riparo da ogni responsabilità’.

E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo che ripercorre le tappe della vicenda:

‘Il 26 giugno 2015 la Giunta, con Delibera n.549, approva il riaccertamento dei residui al 31.12.2013 nel corso di una seduta dove Paolucci risulta addirittura assente e questo la dice lunga sull’atteggiamento con cui affronta le questioni di Bilancio (confermato dall’errore di ieri nel richiamare il numero della Delibera).

Solo il 17 luglio però, seguendo una antipatica consuetudine di questo Governo regionale, la Delibera esce dalla Segreteria di Giunta e di fatto il 22 luglio approda negli uffici del Servizio Bilancio (come da timbro sulla comunicazione del dott. Gariani). E’ bene ricordare che il punto 9 del provvedimento adottato dall’Esecutivo stabilisce che il Servizio Bilancio è incaricato di trasmetterlo alla Corte dei Conti ma il 17 luglio, giorno della riunione in camera di Consiglio (la sentenza sarà depositata il 20 luglio), chiaramente la Delibera non è agli atti perché ancora ferma negli uffici regionali.

Ed è proprio su questo punto che la Gerardis entra in scena. Guarda caso proprio oggi ha inviato alla Corte dei Conti (sic!!!) una comunicazione, datata 22 luglio, per ribadire che spettava al Capo dipartimento del Servizio Bilancio il compito di inviare la Delibera n.549 a Corte dei Conti, Collegio dei Revisori e Commissione Bilancio; ma come avrebbe potuto visto che è stata acquisita solo il 22 luglio? Si tratta chiaramente di una “furbata”, un modo per scaricare ogni sua responsabilità sui ritardi. Ma di fatto la Gerardis, che vanta un prestigioso curriculum e D’Alfonso ha fortemente voluto alla Regione strappandola all’Avvocatura di Stato, è Direttore generale, Capo Dipartimento Risorse e Organizzazione all’interno del quale è collocato proprio il Servizio Bilancio (di cui Carmine Cipollone era Capo dipartimento fino a maggio quando si è dimesso), quindi chiaramente non può certo esimersi in nessun modo da eventuali responsabilità’.

In tutto questo – conclude Febbo – mentre assistiamo a un patetico scaricabarile, nessuno spiega che il problema non riguarda solo l’annualità 2013 ma anche il 2014 (come evidenziato dalla sentenza della Corte dei Conti), in quanto il Conto consuntivo andava approvato in Giunta entro il 30 aprile 2015 e portato in Consiglio entro il 31 luglio; scadenze che non sono state rispettate e l’iter non sarà portato a termine neanche per il 31 dicembre”.

La replica di Maurizio Di Nicola (Presidente della I Commissione)

«Non ci stupiscono le censure della Corte dei Conti alla Regione Abruzzo in quanto erano ampiamente preannunciate dal giudizio di parifica del rendiconto 2012 che si è tenuto per l’Abruzzo, purtroppo, solo nel luglio 2014, laddove tutte le altre regioni italiane avevano adempiuto già nel corso dell’anno 2013. Fatto notorio, infatti, che in tema di approvazione dei rendiconti la Regione Abruzzo versava in un cronico ritardo già dall’anno 2008.
La segnalazione della Corte, operata nel quadro normativo della riforma della contabilità pubblica regionale e nello svolgimento delle funzione di ausilio all’organo legislativo regionale, sarà raccolta aumentando ancor più il senso di responsabilità istituzionale da parte non solo della Giunta ma dell’intera maggioranza consiliare, affinché con duro lavoro quotidiano si possa recuperare il troppo tempo perso dalle precedenti amministrazioni regionali.
Spiace che, per un mero disguido di trasmissione di documenti, la Corte dei Conti, riunita nella seduta del 17.07.2015, non abbia potuto prendere atto della delibera di Giunta Regionale n. 549 del 26 giugno 2015, con la quale si è dato adempimento proprio ad uno dei rilievi mosso dai Giudici contabili, vale a dire il riaccertamento dei residui attivi, passivi e passivi perenti al 31.12.2013 ai fini della predisposizione del rendiconto generale per l’esercizio 2013.
I nuovi adempimenti conseguenti alla riforma della contabilità regionale avviata dal D.Lgs. n.118/11 coinvolgono tutti i servizi dell’ente e non solo gli uffici di ragioneria e bilancio, necessitano di aggiornamenti informatici dei sistemi gestionali e di adeguamenti normativi al regolamento di contabilità dell’ente Regione. In questo senso la Commissione consiliare Bilancio e Affari generali sarà a breve investita dell’esame di un progetto di legge relativo al nuovo ordinamento contabile, elaborato con la collaborazione degli uffici del Consiglio e della Giunta, per affiancare sul versante legislativo il serio lavoro di riforma che sta svolgendo l’Assessore Paolucci, al fine di garantire il riallineamento del ciclo finanziario della Regione Abruzzo, con un piano di ammortamento del disavanzo accertato definitivamente che non pregiudichi le garanzie ed i diritti sociali e di cittadinanza della comunità abruzzese».

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