Tagli costi della politica in Abruzzo, ecco chi ha ‘rinviato’ la proposta del Movimento 5 Stelle

L’Aquila. Sara Marcozzi ha pubblicato su facebook tutti i nomi che hanno chiesto il rinvio alla sua proposta di riduzione dei costi della politica con il taglio degli stipendi dei consiglieri.

“Come sapete, nella seduta del 14 luglio del Consiglio Regionale, alle 6:05 del giorno dopo, grazie ad una mozione bipartisan di centro destra e centro sinistra, la proposta di legge del ?#?M5S? sulla riduzione dei costi della politica – spiega Marcozzi – che prevedeva, tra le altre cose, il dimezzamento della indennità (stipendi) dei consiglieri regionali e che doveva essere discussa e votata in Consiglio, è stata rinviata in commissione.

Ha scritto la consigliere del M5S, ricordando che “la stessa commissione (bilancio) dalla quale la nostra proposta non era mai stata licenziata a causa dell’assenza di quasi tutti i consiglieri di maggioranza che, al momento della votazione, si dileguarono per far mancare il numero legale. In molti mi chiedono chi abbia firmato quella mozione. Ecco i nomi!”

“Neanche con un governo di estrema destra avremmo potuto assistere a questo attaccamento ai privilegi come accade in Abruzzo con la Giunta D’Alfonso”. Con queste parole Sara Marcozzi (M5S), commenta il consiglio no stop che ha salvato l’azienda Abruzzo Engineering con i soldi dei contribuenti abruzzesi.

“In un solo consiglio – continua Sara Marcozzi – hanno deciso di non discutere il taglio ai loro stipendi ed hanno bocciato una risoluzione che limita l’utilizzo delle auto blu per questioni che non riguardano l’esercizio di mandato. Tutto questo dopo aver regalato milioni di euro alle cliniche private, agli istituti religiosi dell’Abruzzo, 900 mila euro solo al Volto Santo di Manoppello, ma potremmo continuare per ore! Cosa guadagnano gli abruzzesi da questa politica all’attaccamento? Tagli, tagli, tagli ai loro diritti e servizi”.

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