Rapporto Ecomafia, in Abruzzo 742 infrazioni accertate

Pescara. Sono stati 29.293 i reati accertati in Italia, circa 80 al giorno, per un fatturato criminale che è cresciuto di 7 miliardi rispetto all’anno precedente raggiungendo la cifra di 22 miliardi, cui ha contribuito in maniera eclatante il settore dell’agroalimentare, con un fatturato che ha superato i 4,3 miliardi di euro. Sono questi alcuni dei dati emersi nel rapporto Ecomafia di Legambiente.

Dati allarmanti che non escludono l’Abruzzo che con le sue 742 infrazioni accertate, 712 denunce e due arresti nel 2014 occupa il 13° posto nella classifica nazionale dell’illegalità ambientale.
A preoccupare è soprattutto l’illegalità relativa al ciclo dei rifiuti, in Abruzzo sono state registrate 201 infrazioni con 209 denunce e 59 sequestri.

A tenere alta l’attenzione sono anche i recenti casi di cronaca come l’incendio doloso di qualche giorno fa nella discarica di Colle Marconi tra Chieti e Bucchianico. Una storia che ha fatto parlare di Terra dei Fuochi in Abruzzo. I rifiuti illegalmente stivati nella discarica dimenticata erano gli scarti della produzione di numerose industrie chimiche e farmaceutiche, ma c’era anche molto di più: piombo, batterie esauste, sacchi con scarti industriali vari, medicinali e rifiuti ospedalieri e altri materiali non ancora identificati.

Pochi giorni prima il quotidiano “Il Centro” aveva documentato e “riscoperto” il sito contaminato e abbandonato e aveva ritrovato documenti che legherebbero i rifiuti alla Campania con una delibera che riguardava la ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, Ecologia Italiana srl, con base ad Acerra. Solo poche ore dopo il servizio giornalistico è scoppiato l’incendio che avrebbe devastato e forse cancellato per sempre anche le prove di presunti illeciti.

Altro dato preoccupante arriva dall’illegalità nel ciclo del cemento. In Abruzzo ci sono state 154 infrazioni, 183 denunce e 37 sequestri. Sono state 35 le infrazioni, 6 le denunce e un sequestro relativi a incendi dolosi e colposi. Infine sono 10 le opere d’arte rubate in regione. Si chiude con la classifica sulla corruzione in Italia in materia ambientale dove l’Abruzzo occupa il sesto posto con 16 inchieste 97 arresti 173 denunce e 41 sequestri.

I dati abruzzesi – aggiunge Luzio Nelli di Legambiente – sono allarmanti, un territorio vicino a regioni già interessate da ecomafie nel settore dei rifiuti che va tutelato e protetto affinché non diventi una nuova terra dei fuochi. Per evitare tutto questo occorre una buona politica e un sistema di controlli efficace, sono il miglior antidoto per debellare le ecomafie, ecco perché ci auspichiamo che nei prossimi mesi sia varata la legge di riforma del sistema delle agenzie ambientali, ancora ferma in Parlamento, e si metta mano alla Legge Obiettivo e alla nuova regolamentazione degli appalti’.

Di buono c’è che finalmente gli eco-criminali saranno costretti a pagare. Dopo 21 anni di battaglie, la legge n. 68 del 22 maggio 2015, ha introdotto i delitti contro l’ambiente nel Codice Penale. Questa edizione 2015 del rapporto Ecomafia, realizzato col contributo di Cobat, e edito dalla casa editrice Marotta e Cafiero, non può che aprirsi quindi con un grido di gioia e con la speranza che questo 2015 sia uno spartiacque, l’anno in cui le ecomafie e l’eco-criminalità cominceranno a essere contrastati con gli strumenti repressivi adeguati.

Il rapporto è stato presentato a Roma alla presenza di Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, Alessandro Bratti, presidente della Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, Donatela Ferranti, presidente della Commissione giustizia della Camera, Salvatore Micillo, copromotore della legge sugli ecoreati, Andrea Orlando, Ministro della Giustizia, Serena Pellegrino, co-promotrice della legge sugli ecoreati, Ermete Realacci, presidente della Commissione ambiente della Camera e copromotore della legge sugli ecoreati e Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia. Durante la presentazione è stato letto anche messaggio di saluto inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sottolinea: “ricostruire un equilibrio tra territorio e società, tra sviluppo e cultura, tra ambiente e diritto della persona è anzitutto la grande impresa civica a cui ciascuno di noi è chiamato con responsabilità. Il rispetto dell’ambiente è essenziale per la coesione sociale e per la ripresa del Paese”.

In Italia, analizzando le tipologie di reato, Ecomafia 2015 evidenzia, un boom di infrazioni accertate nel ciclo dei rifiuti, che superano la soglia delle 7mila, per la precisione 7.244, quasi 20 al giorno. Alto è stato anche il numero di inchieste di traffico organizzato di rifiuti, ben 35 nel 2014, facendo salire il bilancio a 285 a partire dal 2002. Crescono anche i reati accertati nel settore del cemento, 5.750 (+ 4,3%), mentre la Campania si conferma regione con il più alto tasso di illegalità, seguita da Calabria, Puglia e Lazio.

la classifica regionale dell’illegalità ambientale nel 2014
    regioneinfrazioni accertate% su totale nazionaledenuncearrestisequestri
1Puglia ?4.49915,4%4.15952.469
2Sicilia =3.79713%2.76913667
3Campania ?3.72512,7%3.636371.202
4Calabria =2.7159,3%2.16816789
5Lazio =2.2557,7%2.0226540
6Sardegna ?1.8696,4%3.90320472
7Toscana ?1.6955,8%1.7268397
8Liguria =1.5265,2%1.7048217
9Veneto ?9653,3%1.0483302
10Lombardia ?9413,2%1.01910364
11Marche ?7672,6%8131263
12Emilia Romagna ?7432,5%8324166
13Abruzzo =7422,5%7182175
14Umbria ?6702,3%5860118
15Basilicata ?6022,1%4261114
16Friuli V.  Giulia ?5071,7%5330197
17Piemonte ?4691,6%6312106
18Trentino A. Adige =4121,4%325366
19Molise =3491,2%2540113
20Valle d’Aosta =450,2%60014
 TOTALE29.293100%29.3321398.751

Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze dell’ordine, Capitanerie di porto e polizie provinciali (2014)

la classifica sulla corruzione in italia in materia ambientale (1 gennaio 2010 – 10 maggio 2015)

N regioneinchieste% sul totale nazionale inchiestearrestidenuncesequestri
1Lombardia3113,3%32512610
2Sicilia2812%18311011
3Campania2711,6%3039821
4Lazio2611,2%22530917
5Calabria229,4%42527928
6Toscana166,9%21715341
6Abruzzo166,9%9717312
7Puglia125,2%791696
8Liguria114,7%38606
8Emilia Romagna114,7%183574
9Veneto104,3%9221616
10Sardegna73%5082
11Piemonte41,7%2131530
11Marche41,7%115216
12Basilicata31,3%14170
12Molise31,3%28363
13Umbria10,4%501
13Friuli Venezia Giulia10,4%4100
 TOTALE233100%2.5292.016194
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