Regione Abruzzo, quota compartecipazione assistenza disabili: M5S punta alla Riconversione delle strutture

Si è tenuta nella giornata di ieri la V commissione dove è tornata sul tavolo la delicata questione della compartecipazione: la manovra sul sistema socio sanitario relativa all’assistenza dei pazienti disabili nelle strutture della Regione Abruzzo.

Già portata in aula a dicembre, ma rinviata grazie all’impegno delle opposizioni al 31 giugno, la manovra, secondo la maggioranza necessaria per l’uscita dal commissariamento della sanità abruzzese, per il Movimento 5 Stella comporterebbe una dilazione dei costi a carico della asl regionale, che ricadrebbe anche su comuni e sui fruitori finali, ovvero i pazienti disabili.

Gli esponenti del Movimento hanno esposto all’Assessore Paolucci e All’Assessore Sclocco tutte le criticità riscontrate nella compartecipazione, così come proposta dalla maggioranza, ed individuano delle proposte dopo aver ascoltato i sindacati dei dipendenti e le associazioni dei disabili.

“Le nostre proposte sono chiarissime” spiega Gianluca Ranieri M5S “in particolare abbiamo individuato la Riconversione delle strutture come passo necessario per capire quali realtà sociosanitarie possono essere fruite dai cittadini e in che modo. Infatti”, continua “se non abbiamo stabilito con criteri chiari quali interventi riabilitativi sono previsti per i disabili, e da quale struttura deve essere erogato il servizio, come possiamo chiedere una compartecipazione a famiglie e comuni? Se facciamo una riforma non si può partire dalla fine e poi sperare che vada bene l’inizio”.

Secondo il M5S “la maggioranza davanti alla validità della proposta non può che aprire il dialogo sulla questione e gli Assessori competenti, Paolucci e Sclocco, hanno preso del tempo per valutare appunto la Riconversione come primo passo”.

“Siamo soddisfatti di questa apertura”. conclude il Consigliere Ranieri “E’ già da un anno che abbiamo a cuore la questione della compartecipazione e dopo aver ottenuto il rinvio da dicembre a giugno, confidiamo in una revisione totale del piano come proposto”.

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