Pd: Regione inChiodata

inchiodata_2Pescara. “Regione inChiodata”. E’ questo il nome della campagna di informazione promossa dal gruppo consiliare regionale del Partito Democratico che ha preso ufficialmente il via questa mattina a Pescara, con una conferenza stampa presso la sede della Regione.

 


Una campagna che ha come primo obiettivo quello di mostrare ai cittadini abruzzesi i dati provenienti dal bilancio governativo dell’amministrazione Chiodi. Dati che hanno evidenziato, secondo il PD, preoccupanti segni di regressione economica, con gravi ripercussioni sul sociale e sull’attività amministrativa locale. Molti, infatti, i temi scottanti affrontati dal capogruppo Camillo D’Alessandro, che punta il dito contro le scelte politiche che hanno segnato l’ultimo anno di governo del centro destra. Primo fra tutti  il debito regionale, frutto di una crisi che non nasce solo dalle conseguenze dei mercati globali ma che “è anche eredità dell’amministrazione Pace (2000/2005), in cui si registra un debito complessivo della regione che aumenta progressivamente”. Sul fronte del lavoro, duro attacco alle soluzioni adottate dalla maggioranza che, continua D’Alessandro, “hanno condotto ad un aumento complessivo delle richieste di ore di cassa integrazione, dal 2008 al 2009, del 439,7% “.  E almeno altri due i punti decisivi sul quale il PD ha rilevato una pesante assenza delle istituzioni: la sanità, che regge solo sulle riforme approvate dalla precedente amministrazione; senza dimenticare la vicenda della clinica Villa Pini, ancora lontana dal trovare una soluzione concreta per i dipendenti. E la ricostruzione del capoluogo abruzzese colpito dal terremoto, sul quale il PD propone una legge che costituisca un osservatorio che vigili sulla trasparenza delle imprese e sugli accordi d’appalto favorendo l’inserimento delle ditte abruzzesi, nonché la ripartenza immediata delle attività economiche sul territorio aquilano.
Sono ventiquattro le proposte di legge avanzate dal Partito Democratico durante il 2009 su ambiente, sanità, enti locali, comunità montane e in ambito sociale; proposte che non hanno trovato appoggio nella maggioranza ma che continueranno ad essere sostenute contro quello che è stato definito “immobilismo politico” del presidente Chiodi.
“Questo è solo l’inizio”, conclude D’Alessandro, “la campagna d’informazione che oggi promuoviamo continuerà per far conoscere ai cittadini le nostre proposte di legge e dimostrare la validità del progetto del PD come alternativa al governo Chiodi”.
La presentazione della campagna di sensibilizzazione del Pd ha acceso una raffica di reazioni. Il presidente Gianni Chiodi ha replicato al capogruppo del Pd in consiglio regionale.  “La crisi è grave, il centrosinistra ha lasciato macerie materiali e morali ma l’Abruzzo sta reagendo e va avanti in un percorso di risanamento anche etico”, sottolinea Gianni Chiodi. “Mi dispiace che il consigliere D’Alessandro non lo comprenda ma lui non ha mai dovuto governare nulla,  né un Comune, nè una Provincia e quindi non può sapere che la demagogia e la propaganda finiscono per punire chi le fa, forse una metafora può aiutarlo a capire. Prendiamo un motore rotto, nel momento in cui lo si aggiusta non può andare a pieni giri, solo dopo potrà farlo e farlo a lungo. Tra quattro anni”, conclude Chiodi, “misureremo i giri del ‘motore Abruzzo’ e forse D’Alessandro avrà imparato qualcosa“. La replica di Camillo D’Alessandro non si è fatta attendere: “Colpito ed affondato. Dopo solo 365 giorni il Presidente Chiodi è affetto da “auto blu” acuta. I sintomi sono evidenti: nervosismo, confusione tra il mondo virtuale delle stanze dorate e la realtà “.

 



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