Claudio Ruffini (Pd) lancia l’allarme sul turismo abruzzese. Osservatorio senza finanziamenti

claudio-ruffiniL’Aquila. “Nel bilancio regionale per il turismo e nei Fas vi sono risorse insufficienti, né mi sembra che nel Masterplan ci siano risorse significative per una programmazione di svolta”.

Sono le parole di Claudio Ruffini, consigliere regionale di minoranza, in merito al progetto pilota annunciato dall’assessore Mauro Di Dalmazio per il rilancio del turismo abruzzese.

“Quando parliamo di turismo in Abruzzo” spiega, infatti, Ruffini, “bisogna tenere conto che siamo una tra le regioni agli ultimi posti in Italia per presenze turistiche. Quindi, più che del progetto pilota, l’Abruzzo necessita di un vero e proprio programma di rilancio”

Il consigliere regionale si ritiene d’accordo con l’assessore nel considerare il turismo come un sistema produttivo e della necessità di creare un “Marchio Abruzzo”, capace di rappresentare tutte le varie peculiarità ed eccellenze. Ma, secondo Ruffini, la regione ha anche bisogno di un programma strutturale che contenga diversi interventi sia del settore pubblico sia del privato. “Se si parla di sistema produttivo” continua, infatti, “vanno individuate risorse adeguate per finanziare le strutture ricettive, il loro adeguamento, il sostegno al credito delle cooperative di garanzia del settore”. Il programma dovrebbe, insomma, prevedere interventi per infrastrutture, logistica, arredi urbani. Il problema, secondo il consigliere, risiederebbe però nelle carenze regionali, che non sembra possedere queste risorse. I fondi Fas e il Masterplan ne sarebbero un esempio.

“Altra questione è l’Osservatorio regionale sul turismo” continua Claudio Ruffini. “Di Dalmazio non ha detto nulla in merito a questo strumento, che è stato istituito dalla Regione a Giulianova nel 2008, evitando forse gli imbarazzi nel denunciare la mancanza di specifici finanziamenti regionali. L’osservatorio deve essere gestito dall’università (facoltà di scienze del turismo), in base ad una convenzione sottoscritta nel febbraio 2008. Ma nel bilancio regionale non si rinvengono finanziamenti, quindi si parla di aria fritta quando Chiodi dice di voler utilizzare il sistema universitario per la ricerca e lo sviluppo del turismo in Abruzzo”.

Dalle parole di Ruffini si evince, pertanto, la necessità di una programmazione di sistema e più organica per il rilancio del turismo. “Vi sono, inoltre” conclude il consigliere “altri progetti rimasti al palo che consiglio a Di Dalmazio di riprendere: il progetto di recupero dei borghi montani e la realizzazione del cosiddetto corridoio verde dell’adriatico fatto di piste ciclabili”.

 

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