Mazzocca risponde a Confindustria: “Gli attacchi nascondono altro?”

Lo ha definito un attacco duro ed errato nella forma e nella sostanza quello che Confindustri Abruzzo ha fatto nei suoi confronti. L’assessore all’Ambiente Mario Mazzocca, sul quale viene ribadit la fiducia incondizionata del Presidente, della Giunta e di tutta la maggioranza, non ci sta ad incassare critiche ingiuste e, in una nota, risponde punto per punto alle accuse degli industriali.

“Come è nostra consuetudine” spiega l’assessore “siamo soliti assumerci responsabilità sia dirette (cioè politiche) sia indirette, come in questo caso, evidenziate impropriamente alla parte politica e non correttamente al competente Dipartimento che invece competentemente si occupa delle invocate funzioni”.

Non volendosi sottrarre al confronto per i ritardi lamentati dalla categoria per “un settore che attraversa un periodo di forte difficoltà”, Mazzocca ribadisce che tuttavia l’assossorato “non ha compiti di effettuare pagamenti alle imprese, né tantomeno di autorizzare modifiche ad impianti industriali o eseguire non meglio identificate spedizioni transfrontaliere”.

“Coltivando, fin dall’inizio del mandato, un’indiscussa ed alquanto sostenuta attività di front-office”, continua l’assessore, “sfugge individuare eventuali mie responsabilità in relazione ai disagi e ai disservizi segnalati dagli industriali abruzzesi. Anzi, proprio con loro rappresentanti ho avuto modo di affrontare problemi atavici della nostra regione, come ad esempio le acque minerali, con pieno e reciproco spirito costruttivo e concertativo. Alla stessa stregua ci comporteremo qualora Confindustria voglia segnalarceli istituzionalmente e, se del caso istituendo l’ennesimo tavolo ‘ad hoc’, affrontarli e risolverli insieme. L’Assessorato, a tal riguardo, è a piena e completa disposizione».
Ma ciò che più preme all’assessore è il chiarire la questione relativa ai “fondi disponibili per la bonifica delle discariche”.
“Ad inizio mandato”, spiega dettagliatamente l’assessore, “fui informato su come pendesse sul capo della Regione una procedura di infrazione comunitaria risalente al 2007, i cui nefasti effetti sulle nostre comunità (ben più ingenti di 200mila euro a semestre) sono stati, da allora, semplicemente rimandati. Non una, ma un plotone di ‘Spade di Damocle’, comunque sanzioni risalenti a periodi precedenti al mio assessorato e che come tali non possono né devono essere messe in carico all’attuale giunta. Fondi che siamo riusciti a recuperare, non senza difficoltà e nel giro di pochi mesi, finiti nel dimenticatoio per semplice incuria o superficialità. Ma ciò è ampiamente noto ai 25 Sindaci interessati, così come ben sanno le migliaia di cittadini che abbiamo incontrato in questi primi 8 mesi di intenso lavoro e che doverosamente e puntualmente abbiamo provveduto ad informare. Sorprende – conclude l’Assessore Mazzocca – che Confindustria glissi sul fatto che procedure amministrative e burocratiche richiedono tempi e modalità che non è in nostro potere ovviare, né tantomeno accelerare a nostro piacimento. Il che riconduce a un dubbio legittimo: non è che dietro gli attacchi dell’associazione si celino altri e più ‘altolocati’ mittenti ? Mittenti, magari, individuabili in quei ‘poteri forti’ che mal digeriscono il nuovo corso impresso dalla Giunta regionale, e da questo assessorato in particolare, su temi cruciali come quello dello sviluppo sostenibile del nostro territorio o del sistema di gestione ecologica ? Ai posteri l’ardua sentenza”.

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