Cna Abruzzo: ‘L’emergenza si chiama piccola impresa’

Pescara. ‘Occorre una iniezione di liquidità nel sistema delle imprese, ma anche di fiducia. Perché senza, le aziende non investono né in innovazione, né in ricerca di nuovi sbocchi sui mercati esteri’. Lo ha detto il presidente regionale della Cna Abruzzo, Italo Lupo, intervenendo questa mattina a Pescara alla presentazione dello studio realizzato da Aldo Ronci sull’andamento del credito nei primi nove mesi del 2014.

Una ricerca che ha confermato la condizione di difficoltà estrema in cui versa il mondo della micro-impresa, sostanzialmente tagliata fuori dai primi segnali di ripresa che il mondo bancario sta inviando alle diverse attività produttive, grande industria in testa.

‘Proprio questa difficoltà che incontra il mondo dell’artigianato – ha detto da parte sua il direttore regionale della confederazione artigiana, Graziano Di Costanzo – deve spingere alla ricerca di tutti quegli strumenti che possono favorire e agevolare l’incontro tra piccole imprese e istituti di credito. Penso ai confidi, cioè ai soli strumenti in grado di aiutare le micro imprese ad accedere al credito: è questa la strada su cui occorre lavorare, d’intesa con la Regione».

Da parte sua, il direttore regionale di Fidimpresa Abruzzo, Adriano Lunelli, ha invocato una svolta decisiva nell’uso di alcuni strumenti, come il Fondo centrale di garanzia: «Deve trasformarsi in un soggetto in grado di agevolare l’incontro tra banche e imprese, oltretutto in un momento in cui gli istituti di credito di ritrovano a dover gestire le ingenti risorse messe loro a disposizione dalla Banca Centrale Europea’.

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