La recente e (speriamo) passata pandemia ha rivoluzionato moli settori: l’educazione, gli acquisti, l’intrattenimento solo per citarne alcuni. L’ambito che però è stato maggiormente rivoluzionato dall’uragano Covid 19 è stato quello della sanità. Fra le professioni sanitarie uscite maggiormente trasformate da questo biennio c’è quella del farmacista.
Non tanto e non solo perchè in farmacia sono stati effettuati tamponi e vaccini ma soprattutto perchè i farmacisti sono stati stimolati ad essere parti attive del cambiamento e a immaginare modi nuovi per interagire e dialogare con la popolazione.
Fra le farmacie che hanno abbracciato il cambiamento più velocemente nel nostro territorio c’è stata quella della dott.ssa Salvi al bivio di Corropoli che, in tempo di pandemia, ha organizzato il servizio salta la coda, il trasporto a domicilio gratuito ma soprattutto ha utilizzato i canali social e i motori di ricerca per mantenere un dialogo attivo con la popolazione ed incentivare stili di vita salutari e dialogare senza filtri con clienti e cittadini.
Recentemente la dott.ssa Salvi , fra le più attive farmaciste su Facebook ed Instagram a livello nazionale, ha partecipato ad un’ academy di un famoso brand cosmetico insieme alle più note influencer nel proprio settore per accompagnare la sua farmacia verso la nuova frontiera del benessere
Noi di Cityrumors l’abbiamo brevemente intervistata al rientro da Milano.
Dott.ssa anzitutto complimenti ma mi lasci una domanda: non crede che i social possano sminuire la sua professionalità?
Al contrario i social sono solo un mezzo che la tecnologia ci mette a disposizione per stare vicino alla comunità e supportarla. La mia community è ancora piccola ma senza frontiere . Le consulenze Francesca _non solo farmacista dopo aver attraversato in lungo e in largo lo stivale sono sbarcate anche oltre Oceano.
Essere se stessi , la passione per la professione e il desiderio di trovare una soluzione per chi e’ dall’altra parte dello schermo fanno sicuramente la differenza sui social. Logicamente il linguaggio utilizzato è spesso più leggero rispetto a quello istituzionale classico, ma se questo serve a incentivare scelte consapevoli e ad adottare comportamenti e stili di vita salutari, ben venga la tecnologia.
No Beauty without Health!
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