Verso il nuovo coordinatore della Lega Teramo: tra rumors e mal di pancia

Serpeggia un certo fermento, ma anche più di un malumore, per la nomina (voci danno l’operazione imminente) del nuovo coordinatore della Lega in provincia di Teramo.

 

La fase di riorganizzazione del Carroccio, dopo l’investitura regionale di Luigi D’Eramo, in ogni caso qualche tensione rischia di generarla. Nessuno, ufficialmente, esce allo scoperto (almeno nella provincia teramana), ma è altrettanto vero che qualche mal di pancia affiora. Soprattutto in ordine a quelli che sono i movimenti sottotraccia, utili poi per la guida del partito di Salvini a livello provinciale e l’attivismo dei consiglieri regionali Pietro Quaresimale (capogruppo in Regione del Carroccio) e di Emiliano Di Matteo.

E a diversi attivisti non è passata inosservata, sabato scorso, la presenza alla grande manifestazione del centrodestra a Roma di Benigno D’Orazio. L’ex consigliere regionale, che ha viaggiato in uno dei pullman organizzati dalla Lega, come ricordano alcuni attivisti, di recente ha sostenuto (alle recenti regionali), il centrosinistra e non certo i candidati della Lega e ora potrebbe tornare ad avere un ruolo nel Carroccio.

 

Caso Giulianova. I militanti della Lega parlano anche di un asse, autonomo che si sarebbe generato in seno al partito, per cercare di non proseguire nel contenzioso, aperto al Tar, per il riconteggio delle schede. Il tutto per far desistere il candidato sconfitto al ballottaggio, Tribuiani, di desistere dal proposito di andare fino in fondo alla vicenda. Anche questa situazione, negli ambienti leghisti, qualche tensione la sa generando.

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