Questione sagre. Obiettivo Tortoreto: danno d’immagine per la nostra cittadina

Tortoreto. “Una tradizione lunga 30 anni, vanificata da una cattiva organizzazione. Che rappresenta un danno di immagine per la nostra località turistica”.

 

Va dritto al nocciolo della questione Domenico Di Matteo, capogruppo di Obiettivo Tortoreto, sul tema controverso della sagra di Tortoreto Alto. Il capogruppo della formazione di minoranza (assieme a Thea Petrini), ha tenuto oggi una conferenza stampa con gli attivisti dell’omonima associazione per condensare tutte le perplessità legate ad un evento storico (il primo appuntamento fu nel 1988) e che nell’estate 2018 ha toccato, probabilmente, il punto più basso.

“ Hanno sbandierato ai 4 venti”, prosegue Di Matteo, “ di voler riqualificare la sagra dei piatti tipici, ma poi sono arrivati tardi e male all’appuntamento con un bandi licenziato a pochi giorni dall’evento. Siamo sconcertati, perché riteniamo che è stato causato un danno non soltanto all’immagine turistica di Tortoreto, ma anche alle piccole attività che traggono giovamento da tali iniziative, che hanno come finalità quelle di promuovere il territorio”.

Centro storico, che negli anni precedenti, ha avuto anche il riconoscimento di borgo marinaro. Obiettivo Tortoreto, con ogni probabilità, presenterà un’interrogazione nella prossima seduta del consiglio comunale per chiarire una serie di aspetti legati al bando e all’organizzazione della sagra.

“ Quando si organizzazione delle cose nel centro storico”, chiosa Adriano Cavatassi, “ succedono sempre cose particolari e alcune iniziative danno fastidio a qualche esercente. In ogni caso è necessario che tutte le associazioni devono avere pari opportunità. Sotto questo aspetto è necessario ristrutturare l’intero settore. Scrivere un nuovo regolamento attraverso un tavolo tecnico con associazioni, amministratori e comitato turistico”.

 

 

 

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