Tortoreto, mancati incassi in Comune. Impegno Civico: responsabilità politiche

Nella vicenda del contenzioso nato con una struttura alberghiera, morosa per 20mila euro per la Tari non versata nel 2010, entra a piè pari l’associazione Impegno Civico Tortoreto che non lesina stoccate alla macchina amministrativa, ma soprattutto agli amministratori accusati di “negligenza” per non aver messo mano alla riorganizzazione dell’Ente e per l’omesso controllo.

 

Il terreno di scontro, sul piano politico almeno in questa fase, ruota attorno a quelli che vengono definiti dei “buchi” nelle casse comunali.

L’ultimo caso è quello relativo al contenzioso con una struttura ricettiva, che deve versare oltre 20mila euro al Comune di Tortoreto, ma che ha ottenuto (al momento) l’annullamento della cartella esattoriale dopo che la municipalità non si è costituita dinanzi alla commissione provinciale tributaria (al momento pende un ricorso in appello.

 

” Nel 2014″, si legge in una nota, ” l’assessore ai tributi (Rosella Di Pancrazio, ndr), fece una ricognizione dettagliata sulle tasse non pagate, e diede disposizione molto chiare all’ufficio tributi per il recupero delle somme non riscosse. Due anni dopo, nel 2016, fu inviata un’ingiunzione di pagamento, ma la società che gestisce la struttura alberghiera si oppose.

 

In seguito all’insediamento della neoeletta amministrazione del sindaco Piccioni, il Comune, “per un errore di comunicazione tra uffici”, invece di avvalorare i contenuti della precedente ingiunzione di pagamento costituendosi dinanzi al giudice, lascia che la commissione tributaria dichiari il Comune soccombente per il mancato intervento nei termini di legge”.

 

Il resto è storia recente, con l’affidamento ad un legale un incarico per opporsi in appello e provare a recuperare le somme non versate, almeno per l’annualità 2010.

 

Altre situazioni. Impegno civico non va per il sottile e ricorda anche altri episodi. Il debito fuori bilancio di 72mila euro, con pignoramento del conto corrente postale del Comune, per la presenza nella discarica, poi sequestrata, di una macchina compattatrice.

 

“Il Comune”; prosegue la nota, ” ricevette il decreto ingiuntivo relativo a questa somma oltre interessi e spese. Tale decreto non è stato opposto nei termini. Nessuno mosse un dito e si arrivò al pignoramento di un conto corrente del Comune. Il sindaco ha lasciato correre anche questa storia o ha provveduto a fare un’indagine interna e a denunciare questo ulteriore ammanco alla procura della Corte dei Conti?”

 

Le responsabilità. “Nonostante sia evidente che la macchina amministrativa comunale in alcuni settori sia tutt’altro che efficiente”; si legge ancora, ” cosa che abbiamo messo in luce dal 2014, sostenendo che la priorità assoluta doveva essere la riorganizzazione degli uffici, lo stesso sindaco Piccioni, come chi lo ha preceduto, non ha individuato nella riorganizzazione della macchina amministrativa una priorità, ed ecco i risultati: continui ammanchi di denaro pubblico ed aumenti delle tasse per i cittadini.

 

Ai roboanti annunci del vice sindaco Marconi, che riferisce di recuperi di somme straordinarie e pignoramenti continui, non sono mai seguiti fatti concreti. Infatti i cittadini, a seguito di tutte queste “azioni” non si sono visti diminuire la Tari che continua ad essere alta.

 

I dirigenti. Impegno Civico parla anche di incarichi dirigenziali. “Evidenziamo, inoltre, che il sindaco Piccioni”, si legge, “ ha continuato a nominare sotto la sua responsabilità sempre gli stessi dirigenti comunali (lautamente pagati); tra questi, ce n’è uno che è stato condannato dal giudice per abuso edilizio dopo l’insediamento dell’attuale amministrazione. Quindi, di fronte a questo modus operandi che genera continui ammanchi nelle casse comunali, riteniamo politicamente responsabili sia il sindaco Piccioni che il suo vice Marconi (delegato proprio ai tributi ed al personale): per la negligenza nella riorganizzazione della macchina amministrativa, per i mancati controlli negli uffici comunali preposti, per le nomine discutibili dei dirigenti fatte del sindaco sotto la sua personale responsabilità

 

Pertanto, noi crediamo che le 20.000 euro di Tari non riscossa non si debbano addebitare ai cittadini di Tortoreto, ma che vadano imputate ai responsabili di questo nuovo, grave danno economico che riguarda le casse comunali”.

Impostazioni privacy