Tortoreto, albergo dei migranti a Salino. Carusi: servono controlli e tutele

Tortoreto. Un diverbio nato da una richiesta di asilo politico, che poi avrebbe generato una scazzottata tra connazionali e il tentativo, di altri ospiti della struttura, di sedare la disputa.

 

Sembra essere questa l’origine dell’episodio che si è consumato ieri l’altro, a Salino, dinanzi all’albergo che ospita 25 migranti. A fornire nuovi elementi sulla vicenda, è Nico Carusi consigliere comunale di minoranza al Comune di Tortoreto (Progetto Tortoreto), vicino alle posizioni della Lega.

 

“La situazione di disagio vissuta da chi è ospitato nella struttura di Salino”, racconta Carusi, ” ma anche per chi risiede nelle zone limitrofe, è preoccupante.

Nonostante l’amministrazione Piccioni abbia garantito sulle condizioni di idoneità dell’albergo, utili per ospitare i migranti, ” le dichiarazioni dei residenti e da qualche indiscrezione trapelata, sembrerebbero mancare le condizioni igienico sanitarie nella struttura ricettiva. La politica ha il compito di garantire attraverso le scelte che compie, la salvaguardia del principio di tutela del cittadino.

 

Mi chiedo che fine abbia fatto il modello Sprar a cui l’amministrazione comunale ha aderito ormai quasi un anno fa, e come mai sembrerebbe mancare a Salino un servizio di prevenzione e controllo del territorio.  Non dobbiamo in alcun modo lasciare soli i cittadini. Per quanto mi riguarda chi delinque torna da dove è venuto, anche se in attesa di giudizio. Non possono essere concessi permessi umanitari se non si rispettano le regole ed il territorio ospitante. “Per i buonisti che fino ad oggi hanno difeso il business dell’immigrazione camuffato in aiuto umanitario” conclude Carusi, “mi auguro presto una fine del lieto vivere”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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