Teramo, vicenda parcheggi: Rifondazione Comunista sta con Tercoop

Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea interviene in merito alla gestione dei parcheggi a pagamento a Teramo.

“In primis vogliamo porgere un doveroso e sentito ringraziamento ai 26 soci lavoratori della Cooperativa Sociale Tercoop che da quasi 30 anni gestiscono con assoluta professionalità la sosta a pagamento in città, con enormi sacrifici tra cui la perdita di circa venti mensilità, la rinuncia a giorni di ferie, la decurtazione di diritti e spettanze”, esordisce il segretario cittadino, Mirko De Berardinis.

“Ricordiamo che il loro espletamento del servizio è sempre stato garantito: un lavoro svolto prevalentemente all’esterno in qualsiasi condizione metereologica, stando in piedi per lunghe ore. È necessario dunque garantire il mantenimento del posto e delle attuali ore di lavoro ed avere massimo rispetto per tutte/i loro”.

E sulla richiesta di incontro che Tercoop ha avanzato all’amministrazione comunale, aggiunge: “se prendiamo in esame quanto dichiarato dalla cooperativa non possiamo che essere seriamente preoccupati per la grave situazione che si è venuta a creare e per gli sviluppi nefasti sotto ogni punto di vista. Chiediamo pertanto al Comune di rispondere celermente alla Tercoop su quanto è stato denunciato. Secondo la cooperativa l’Amministrazione ha deciso di ignorare e scartare ben tre progetti della Tercoop molto più vantaggiosi per l’occupazione perché salvaguardavano tutti i posti di lavoro e soprattutto per il pubblico interesse perché il Comune avrebbe ottenuto un milione di euro di canone e almeno un altro milione di risparmi. Anche con l’introduzione dei parcometri, la Tercoop con la sua proposta di “contratto misto”, avrebbe potuto erogare nuovi servizi gratuiti come ad esempio la pulizia e la gestione delle aree verdi del parco fluviale e dalla villa comunale. Invece”, prosegue De Berardinis, “con il nuovo project financing voluto dal Comune vengono tagliati 7 posti di lavoro e si riducono le ore lavorative: gli occupati passeranno dagli attuali 26 (con contratto a tempo pieno di 36 ore settimanali) ai futuri 19 (part time a 30 ore). Gli attuali 487 stalli a pagamento in città diventeranno ben 644, con l’introduzione quindi di nuove strisce blu in aree attualmente gratuite. Il project risulta quindi meno conveniente per il pubblico interesse, per i lavoratori e per gli stessi cittadini che non avranno più nemmeno il servizio di custodia delle auto e, diversamente da quanto è stato fino ad oggi, riceveranno sanzioni più care per i mancati pagamenti delle soste”.

Rifondazione Comunista appoggia quindi la richiesta di un confronto pubblico urgente, prima della scadenza del 16 giugno, avanzata dalla Tercoop nei confronti del Comune. “Finora sono già trascorsi diversi giorni di “silenzio” e non c’è stata pubblicamente una risposta da parte dell’Amministrazione comunale. Ci auguriamo che il Sindaco D’Alberto, gli assessori e i consiglieri di maggioranza, seppur in ritardo, non vogliano sottrarsi. D’altronde sarebbe significativo se una Giunta che si dichiara di “centro-sinistra” e che ha sempre sbandierato sin dal suo insediamento le parole “partecipazione, trasparenza, democrazia” volesse negare una legittima richiesta di incontro avanzata da alcuni cittadini. Ancor più grave e paradossale se riflettiamo sul fatto che stiamo parlando di 26 lavoratrici e lavoratori, donne e uomini di una cooperativa “sociale””.

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