Teramo, trasporto pubblico: D’Alberto alza la voce sul biglietto unico e sulla tratta Giulianova-Roma

Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, vuole passare alla mobilitazione contro il rischio che la tratta Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma (oggi tratta considerata trasporto pubblico locale) venga trasformata in tratta commerciale.

Già nei mesi passati, D’Alberto aveva espresso pubblicamente la propria contrarietà, ribadendola poi in audizione nel corso alla riunione della Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” del Consiglio Regionale dello scorso 24 Luglio. Secondo il Sindaco, sono due le direzioni verso le quali la Regione dovrebbe muoversi per scongiurare l’ipotesi. La prima è di tornare ad integrare, grazie ad elementi normativi vigenti, la tratta in questione nell’elenco dei servizi minimi; la seconda è di garantire che, nella peggiore delle ipotesi, la gestione della tratta rimanga comunque alla TUA, per rendere in tal modo possibile il reinserimento dei costi ad essa connessi nelle prossime partite di Bilancio.

Trasformare la tratta in commerciale vorrebbe dire trasformare un servizio protetto e regolato, nel quale la Regione decide gli orari, le corse, i tempi di percorrenza, i costi dei biglietti e degli abbonamenti, in un altro sistema nel quale la programmazione dei servizi e delle tariffe saranno lasciate al mercato.

BIGLIETTO UNICO. D’Alberto inoltre torna a chiedere di inserire anche Teramo e l’entroterra teramano nella programmazione regionale, ricordando “Non va dimenticato che i residenti di questo territorio, compartecipano, attraverso la fiscalità regionale, alla risorse che la Regione destina al trasporto pubblico – dice – Va pertanto sanata una situazione che appare discriminatoria e penalizzante. Su questo argomento sono degne di nota le parole pronunciate dal Presidente Giovanni Lolli nel suo recente intervento durante il congresso della CGIL teramana; ci si attende ora che la Regione dia seguito alle intenzioni palesemente espresse”.

In conclusione, il sindaco interviene anche sull’annunciato spostamento del terminale bus a Roma, dalla fermata di Tiburtina alla Anagnina. “Se così fosse, si tratterebbe anche di un grave danno per gli utenti che utilizzano il terminale bus come una sorta di hub per i successivi trasferimenti sulla lunga velocità e/o percorrenza. L’auspicio è che si tratti, così come dichiarato dalla consigliera regionale del movimento 5Stelle Sara Marcozzi, di provvedimento temporaneo”.

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