Teramo, ricostruzione: festival delle assenze al consiglio straordinario

Mancavano in tanti, forse troppi, all’odierno consiglio comunale straordinario convocato per affrontare il tema di una ricostruzione troppo lenta e che lascia ancora con un grande punto interrogativo per il futuro di 4mila persone nel comune di Teramo.

C’era il Presidente Vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, c’era la senatrice Stefania Pezzopane, c’era anche il direttore dell’Usr, Marcello D’Alberto. Mancavano in tanti da Roma per impegni vari.

E’ la senatrice del Pd a tuonare: “”Perché nessun esponente della maggioranza era oggi a Teramo in una seduta del consiglio comunale dove erano stati invitati i parlamentari del territorio? Teramo è un Comune pesantemente colpito dal terremoto. Lì, oltre ai consiglieri, c’erano molti cittadini, e molti di loro sfollati. E’ stata un’occasione importante per ascoltare le loro richieste, capire la situazione attuale. Però c’ero soltanto io venuta da Roma. E la mozione del consiglio è stata approvata all’unanimità di tutto il Consiglio, un fatto politico rilevante. A parte il mancato rispetto verso questi cittadini in difficoltà, una risposta a quell’assenza c’è. Cosa venivano a fare? A dire che in sei mesi non hanno mantenuto neanche un centesimo delle promesse fatte? A dire che tutte le nostre proposte nei provvedimenti esaminati in Parlamento sono state bocciate e le loro addirittura ritirate? Stiamo parlando di cose concrete, solo per fare qualche esempio: hanno detto no alla riduzione del 40 per cento delle tasse post sisma; no alla zona franca; no alla rateizzazione in 120 mesi delle tasse dovute. Si capisce quindi perché non c’erano, ma siccome quanto bocciato finora va approvato e subito, è bene che si confrontino e che si lavori tutti insieme per le nostre comunità ferite”.

Il sindaco Gianguido D’Alberto ha indossato per solidarietà agli sfollati (presenti in tanti) la fascia tricolore. “Servono misure urgenti. La Regione Abruzzo avrebbe dovuto mettere l’Usr nelle condizioni di funzionare ed i dati sono impietosi”.

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